Ora il paese spera in un malinteso

Sindaco e arciprete: qui si vive in modo sereno, dobbiamo capire cos’è accaduto
Mortegliano 18 agosto 2013 Episodio di Razzismo presso il negozio Tirelli. © Foto Petrussi Foto Press / Ferraro Simone
Mortegliano 18 agosto 2013 Episodio di Razzismo presso il negozio Tirelli. © Foto Petrussi Foto Press / Ferraro Simone

MORTEGLIANO. Qui si convive in modo sereno: questo emerge dalla reazione “a caldo” delle autorità. In attesa di sentire i concittadini, che sicuramente diranno il proprio parere, i referenti della comunità morteglianese, civica e religiosa, mettono le mani avanti e non giudicano prima di avere chiari i fatti.

Sia l’arciprete, monsignor Giuseppe Faidutti, sia il sindaco Alberto Comand non intendono commentare l’episodio di cui riferiamo, che ha per protagonisti una signora di colore che si è sentita discriminata per la razza cui appartiene e il negoziante che sostiene di non averle potuto far provare l’abito non per emarginarla ma perché riteneva insufficiente la cura della persona.

Entrambi, sindaco e parroco, invitano a non enfatizzare l’episodio, ritenendolo, sia pur nei termini in cui viene reso noto all’opinione pubblica, non rappresentativo della realtà morteglianese, dove non si registrano episodi di mancanza di rispetto reciproco fra residenti e immigrati, men che meno di razzismo.

Monsignor Faidutti, come c’era da aspettarsi, si appella a una più precisa conoscenza dei fatti, invita alla prudenza nei giudizi e a impegnarsi su problematiche più reali. L’arciprete conferma di conoscere, ovviamente oltre che i negozianti, morteglianesi da una vita, anche la giovane coppia di africani con le due bambine: «Sono perfettamente integrati in parrocchia», dice.

Altrettanto cauto il giudizio del rappresentante della comunità civica, il sindaco Alberto Comand, che oltre alla necessità di circostanziare il fatto, esprime il dubbio che «magari si tratta di un momento di incomprensione reciproca, come ne accadono a volte. È molto strano e inusuale – dice il primo cittadino – che proprio a Mortegliano accadano cose di questo genere. La gente si è sempre dimostrata disponibile alla vicinanza e convivenza di persone di qualsiasi cultura e razza. Ugualmente i servizi sociali, in collaborazione con le altre iniziative attivate nell’ambito dell’integrazione, provvedono in modo puntuale. L’episodio va verificato e mi premurerò di farlo, se necessario e opportuno nell’ambito delle mie competenze». (p.b.)

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