Ora Tavagnacco sogna lo scudetto del calcio femminile
TAVAGNACCO. Il primo campionato femminile lo disputò in serie D. Era il 1994. Nel 2000 la squadra approdò in serie A. I primi anni furono durissimi con salvezze strappate anche all’ultima giornata di campionato. Poi, la svolta. Nel 2006 la società chiama come direttore sportivo Glauco Di Benedetto. Il progetto di rilancio funziona eccome.
Da cinque stagioni l’Upc Tavagnacco migliora il proprio record di vittorie e di punti in serie A. Nella passata stagione la Graphistudio ha conquistato il secondo posto assoluto e le finali di Coppa Italia e Supercoppa Italiana. Con l’arrivo sulla panchina gialloblù di Marco Rossi, l’Upc A ha disputato a settembre la prima, storica, partita in Champions League femminile contro le svedesi del Malmö. E oggi può addirittura sognare il suo primo scudetto. La Graphistudio è infatti seconda a un solo punto dalla Torres, la tritasassi nazionale del calcio femminile. L’ultima di campionato sarà proprio Torres-Graphistudio.
«Sì, è giusto sognare», afferma il sindaco di Tavagnacco, Mario Pezzetta. Che aggiunge: «Siamo in un periodo dove tutto e in crisi e queste ragazze stanno facendo un’impresa da sogno, appunto. È un gruppo determinato che gioca un calcio fantasioso, ma concreto. È una sorpresa bellissima. Speriamo che vincano il campionato. Se dovesse accadere... beh, credo che faremo una festa indimenticabile. La società ha costruito una macchina perfetta: bravi i dirigenti, lo sponsor è una splendida azienda di Arba e le ragazze sono bravissime con personalità importanti e non soltanto dal punto di vista calcistico. Insomma, c’è grande attesa da parte dei tifosi che non sono ovviamente soltanto di Tavagnacco».
Il primo a raffreddare un po’ gli entusiasmi è l’allenatore delle ragazze. «Dobbiamo pensare – afferma Mario Rossi – che ci sono ancora 7 incontri. Dunque, dobbiamo andare avanti partita dopo partita. Poi vediamo come arriveremo all’ultima partita contro la Torres. Se dovessimo essere in condizioni buone non rinunceremo a portare a casa i 3 punti. A quel punto si vedrà la classifica. Ma il cammino è ancora difficile, dobbiamo andare a Napoli, abbiamo il Como in casa e appunto l’ultima con la Torres, tanto per citare gli scontri più difficili». Il giorno della verità potrebbe appunto essere l’ultima di campionato, il prossimo 4 di maggio.
«Dopo aver disputato la Champions league lo scorso anno, quest’anno ci riproviamo – dichiara il direttore generale Glauco Di Benedetto – perché abbiamo 6 punti di vantaggio. Siamo a un punto dal Torres. Poi, il 5 maggio vedremo. Andiamo in Sardegna, in casa della squadra più titolata d’Italia. Per adesso, tuttavia, siamo obbligati a non pensare allo scudetto, ma a correre, andare più avanti delle inseguitrici e casomai giocarci tutto l’ultima partita».
Sì, sognare è lecito. Anche per una realtà come Tavagnacco alle prese con un campionato che costa qualche centinaio di migliaia di euro a fronte di incassi irrisori e degli inevitabili tagli degli sponsor. Ma la società è solida: vanta 5 ragazze nazionali e un vivaio di giovanissime che già si sono affacciate al massimo campionato. Le giocatrice sono tutte studentesse o lavoratrici. Ricevono soltanto qualche rimborso spesa. Insomma, passione allo stato puro.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto