Orafo di Codroipo derubato per la sesta volta dei suoi gioielli

Il colpo è stato messo a segno nel quartiere fieristico di Pordenone dove era in corso una mostra. L’artigiano: si tratta di pezzi unici che realizzo personalmente. Il bottino ammonta a 8 mila euro

CODROIPO. Colpo da 8 mila euro al quartiere fieristico a Pordenone, dove è in corso la mostra Antiquaria. Sono sparite le creazioni più preziose dell’artista orafo di Codroipo Piero De Martin. Per lui è la sesta volta.

Erano custodite in una teca piramidale in vetro, all’interno del padiglione 7, nella sezione dedicata all’arte contemporanea. Tutti gioielli in oro 18 carati, arricchiti da pietre preziose e diamanti: un bracciale con onice e diamanti, un anello con pavé di brillanti, un paio di orecchini, un pendente con l’agata diamantata.

«Pezzi unici – sospira De Martin – che realizzo io. Avevo allestito soltanto una teca con gli oggetti più preziosi, memore dei trascorsi. I ladri hanno scelto proprio le creazioni di maggior valore, lasciando invece intatte le teche che ospitavano i gioielli in argento o metallo».

L’allarme è scattato ieri pomeriggio, dopo le 15, quando l’artista orafo è ritornato allo stand. «Domenica sera – fa mente locale De Martin – ero uscito alla chiusura del padiglione, non c’era più nessuno in giro. Non ho notato alcun movimento sospetto. Oggi, quando sono ritornato in fiera per riaprire l’esposizione, ho notato subito la teca forzata: i gioielli erano spariti. Subito ho telefonato ai carabinieri».

Sul posto una pattuglia del Nucleo operativo e radiomobile di Pordenone. La teca sarà sottoposta alle analisi di laboratorio per individuare impronte digitali e tracce biologiche. De Martin stima l’ammontare della refurtiva fra i 7 e gli 8 mila euro. Non è assicurato contro i furti nel quartiere fieristico. Per l’artista friulano, purtroppo, non è la prima volta. Si tratta del sesto furto.

«Purtroppo il mio – osserva De Martin – è diventato un mestiere a rischio. Sono un orafo scultore, cerco di divulgare la mia espressione artistica partecipando alle esposizioni. A metà novembre dell’anno scorso mi hanno svaligiato l’atelier a Codroipo: un colpo da diciottomila euro.

Erano sicuramente professionisti: hanno impiegato al massimo due minuti per entrare, fare razzia e dileguarsi, incuranti delle telecamere e della sirena dell’allarme. Per fortuna è successo alle tre di notte, io non ero nel mio studio in corso Italia. Ho subito un furto al mio stand anche alla fiera di Udine, svariati anni fa e nel 2009, mentre rientravo dalla fiera del lusso a Pesaro, sono stato rapinato in autostrada. I ladri mi hanno rubato la valigia con l’intero campionario».

La speranza dell’artista friulano è che gli investigatori dell’Arma di Pordenone riescano a recuperare i preziosi rubati. L’ipotesi degli inquirenti è che il ladro si sia nascosto all’interno del padiglione e abbia colpito durante la notte. Saranno esaminati gli impianti di videosorveglianza nella zona di viale Treviso, nella speranza di poter individuare automobili o persone sospette.

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