Orari di lavoro, la Sme sconfitta in Cassazione

La Cassazione conferma la vittoria dei lavoratori della Sme, sulla questione del monte ore settimanali. Si chiude così una vertenza decennale, avviata da un gruppo di dipendenti. Nel contratto venivano previste 40 ore settimanali, come un negozio, a differenza delle grandi attività di vendita per cui il contratto nazionale prevede le 38 ore. È attorno alla qualificazione di “grande magazzino” che si è giocato anche il giudizio di terzo grado.

Il tribunale di Treviso nel 2013, e la Corte di appello di Venezia nel 2016, avevano già dato ragione ai commessi. Nelle scorse settimane la sezione lavoro della Cassazione ha confermato con un’ordinanza la sentenza d’appello, stabilendo inoltre che Sme Spa e Finres Spa corrispondano le spese legali alle controparti. Le società erano state condannate a corrispondere le differenze retributive conseguenti all’applicazione dell’orario di 38 ore settimanali, invece di quello di 40 ore con cui erano contrattualizzati. Quindici lavoratori hanno battagliato nelle aule di tribunale, in Cassazione undici hanno presentato una memoria con i loro avvocati, mentre in quattro non hanno svolto attività difensiva.

Nella sostanza, le due ore in più settimanali avrebbero dovuto essere previste come straordinari, in quanto “grande magazzino”.

I lavoratori avevano già ricevuto la differente retribuzione, tra i 5 ed i 7 mila euro. —

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