Ore decisive per la Mangiarotti

Sedegliano, anche Tonon (Confindustria) domani al vertice con Regione, Comune, azienda e sindacati

SEDEGLIANO. Tavolo istituzionale domani a Sedegliano con la Regione e il neoeletto presidente di Confindustria, Matteo Tonon, per cercare di risolvere la difficile situazione finanziaria della Mangiarotti, presente l’assessore regionale al lavoro Loredana Panariti con il responsabile dell’area investimenti Friulia, il sindaco Giacomuzzi, rappresentanze sindacali e Paolo Di Salvio, presidente dell’azienda.

L’incontro di domani segue quello di ieri, in municipio, pure volto a scongiurare un epilogo drammatico della situazione che, come è noto, dal punto di vista finanziario per mancanza di liquidità è critica, ma paradossalmente le commesse ci sono e pure il lavoro, assicurato almeno per i prossimi 5-7 anni.

«Voglio sapere che intenzioni ha la società visto che non ha i soldi per continuare l’attività e visto che non ci ha dato alcuna garanzia per il pagamento dello stipendio di luglio – afferma il segretario regionale della Fim Cis Sergio Drescig –; all’incontro di stamani (ieri, ndr) l’azienda ci ha confermato le commesse acquisite; ha confermato che l’azienda nel settore nucleare potrebbe essere la prima al mondo, fermo restando che ha bisogno di fiducia rispetto al piano che ha presentato in giugno alle banche».

«Il gruppo, 30% delle azioni di Friulia, il resto Di Salvio e Testa, rischia di chiudere tutti e quattro gli stabilimenti, Monfalcone, San Giorgio, Pannellia, Milano – rileva ancora il sindacalista –. L’azienda ha dichiarato che non è riuscita a trovare imprenditori che potessero entrare nel capitale sociale. I lavoratori – aggiunge Drescig – sono più preoccupati per il loro futuro che per la retribuzione di luglio».

Più ottimista la visione del presidente Di Salvio, il quale pur consapevole delle difficoltà afferma che «gli sforzi saranno concentrati sulla strategia da noi attuata per risolvere la criticità finanziaria attraverso la condivisione di tutte le forze sociali, economiche e politiche. Il risultato positivo non mancherà. Nell’incontro di giovedì chiederò con forza a tutte le parti di aiutarci a uscire da questa situazione perché sarebbe un delitto che questa realtà storica con un grande futuro potesse interrompere il cammino.

Contiamo di risolvere la situazione entro l’anno, ce la faremo sicuramente – aggiunge con determinazione davanti al sindaco Giacomuzzi, al vice Trevisan e al capogruppo Truant –, presenteremo ai politici l’unicità della nostra situazione. Il piano industriale prevede il mantenimento di tutti e tre gli stabilimenti in regione e anche degli uffici di Milano. Siamo perfettamente in orario rispetto alle nostre strategie».

Anche il sindaco Dino Giacomuzzi auspica che dall’incontro di domani possano emergere l’impegno e la volontà di trovare una soluzione definitiva, soprattutto per quanto riguarda la necessità della Mangiarotti di avere un sostegno da parte delle istituzioni, finanziario soprattutto, considerando che la ditta ha un portafoglio clienti di tutto rispetto, e di sgomberare il campo dalle voci che sono emerse recentemente sulla possibile chiusura dello stabilimento di Pannellia.

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