Orientamento scuole, tutti gli istituti superiori a Udine e in provincia

L'istituto tecnico o professionale? Un'indirizzo classico e un percorso più scientifico? Abbiamo messo in fila le scuole superiori di Udine e provincia. Per ognuna di loro una scheda con le peculiarità, le prospettive occupazionali e il punto di vista di professori e presidi.
Udine, Isis Malignani. L'Isis Arturo Malignani è da 75 anni un punto di riferimento nella geografia scolastica friulana. Offre tre corsi di studio: l'istituto tecnico con ben sette diversi indirizzi, il liceo scientifico delle scienze applicate e l'istituto professionale settore legno e arredo con sede staccata a San Giovanni al Natisone.
L'Iti forma i periti del futuro, dura cinque anni, divisi in due bienni e in un quinto anno di specializzazione e professionalizzazione. Gli indirizzi, che si scelgono già al primo biennio, come detto sono sette: chimica, materiali e biotecnologie; costruzioni, ambiente e territorio; elettrotecnica, elettronica e automazione; informatica e telecomunicazioni; meccanica, meccatronica ed energia; trasporti e logistica - aeronautica; meccanica, meccatronica ed energia del settore legno.
In tutti gli indirizzi l'attività di laboratorio fa la parte del leone. Non a caso, dei 35.000 mq di superficie totali del Malignani, ben 9. 000 sono destinati a 46 laboratori, un unicum in Fvg, tenuto conto che accanto a quelli didattici si colloca il Laboratorio prove e materiali che eroga servizi certificati di collaudo alle aziende e offre agli studenti esperienze professionalizzanti nel campo dell'edilizia e del cantiere. Frequentano l'istituto circa 2.500 studenti, 240 docenti e 70 tra collaboratori tecnico pratici, ausiliari e personale di segreteria. Passando al liceo scientifico delle scienze applicate si compone di un biennio e un triennio. Completa l'offerta la sede staccata di San Giovanni al Natisone che offre un corso in meccanica e meccatronica.
«Il Malignani in questi ultimi anni sta facendo uno sforzo molto importante per l'innovazione, ci siamo messi in gioco sia sulla didattica che sulla struttura della scuola e cerchiamo di trovare elementi di rinnovamento delle risorse umane e delle metodologie didattiche»
Andrea Carletti, preside
Scuola aperta: 23 novembre e 14 dicembre in sede centrale; 16 dicembre e 11 gennaio a San Giovanni al Natisone (sempre dalle 15 alle 18)
Udine, Isis Stringher. Con 60 anni di storia alle spalle l'Istituto statale di istruzione superiore Bonaldo Stringher è un punto di riferimento a Udine nella formazione in ambito turistico, economico, aziendale e per l'enogastronomia. Obiettivo del corso di studi dedicato al turismo è il far acquisire allo studente competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore, sia attraverso lo studio delle tre lingue straniere sia tramite specifiche discipline tecnico pratiche e la conoscenza del patrimonio culturale del territorio.
Economia aziendale, informatica e lingue sono invece le materie portanti dell'indirizzo servizi commerciali che mira a fornire agli studenti le competenze necessarie per dirigere un'impresa anche grazie alla conoscenza delle tecnologie informatiche e delle lingue. Terzo indirizzo dell'istituto di via monsignor Nogara è quello relativo ai servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera con un'offerta didattica ben strutturata, concepita per "sfornare" professionisti sempre più qualificati, in grado di fare la differenza non solo nelle cucine e nelle sale dei ristoranti, ma anche negli alberghi e nelle strutture ricettive.
L'offerta formativa prevede in questo caso tre diverse articolazioni: enogastronomia, servizi di sala e di vendita e accoglienza turistica. Completano la rosa i percorsi integrati di qualifica regionale (IeFP) in operatore ai servizi di promozione accoglienza (Indirizzo servizi del Turismo) e Operatore segretariale (Indirizzo commerciale). Al termine del terzo anno lo studente può decidere se avvicinarsi al mondo lavorativo con il diploma di qualifica professionale oppure continuare gli studi inserendosi a pieno titolo nella classe quarta.
«Lo Stringher è una scuola che permette ai ragazzi con passioni e potenzialità nel campo dell'accoglienza, del turismo e del commercio di sviluppare e realizzare la loro persona grazie alle tante competenze che vi acquisiscono. Allo Stringher guardiamo alle professioni del futuro»
Maddalena Venzo, preside
Scuola aperta: il 23 novembre dalle 15 alle 17, il 15 dicembre dalle 10 alle 12 e l'11 gennaio dalle 15 alle 17
Udine, Tecnico Zanon. Passato e futuro si sposano senza strappi all'istituto tecnico Zanon di piazzale Cavedalis che forte della sua lunga e ricca storia - la fondazione della scuola risale al 1866 - guarda al futuro nel segno dell'innovazione. Ai suoi studenti offre una rosa di quattro indirizzi: tre in amministrazione finanza e marketing, il quarto in turismo.
Il primo profilo mira a formare un diplomato con competenze nel campo dei macro-fenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali, degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell'economia sociale. Nell'indirizzo relazioni internazionali per il marketing, il profilo si amplia con tre lingue straniere e con competenze nella gestione dei rapporti aziendali nazionali e internazionali, mentre nell'articolazione sistemi informativi aziendali le competenze spaziano dall'ambito della gestione dei sistemi informativi all'organizzazione della comunicazione in rete. L'indirizzo turismo completa la rosa offrendo ai diplomati un orizzonte nell'ambito della valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico e ambientale.
Lo Zanon è all'avanguardia nel campo delle tecnologie digitali con 60 aule alternativamente dotate di pc, Lim o monitor touch, 10 laboratori attrezzati e copertura wifi di tutto l'istituto. Tra le numerose iniziative, gli scambi con la Finlandia, i soggiorni all'estero, i corsi residenziali con docenti madrelingua.
«Vi piacciono l'informatica, l'economia, le lingue, l'idea di analizzare il nostro territorio per poi valorizzarlo? Allora lo Zanon è la scuola che fa per voi. Locale e globale al tempo stesso. Qui si sta bene, è un ambiente formativo, c'è una comunità scolastica che ha un forte senso di appartenenza e perché parliamo di un ambiente che ha, sia nei curricoli di studi che nella programmazione extracurricolare, aspetti molto stimolanti»
Annamaria Pertoldi, preside
Scuola aperta: il 7 dicembre e l'11 gennaio, dalle 15 alle 18
Udine, Istituto Ceconi. Aperto nel 1951 l'istituto Ceconi vanta una lunga storia nel campo della formazione professionale. Oggi si propone con quattro indirizzi: industria e artigianato per il made in Italy (ex tessile), servizi per la sanità e l'assistenza sociale (Oss), odontotecnico e manutenzione e assistenza tecnica (ex elettronico, elettrotecnico, meccanico, termico).
La durata del corso di studi è quinquennale, divisa in due bienni e un quinto anno al termine del quale gli studenti sostengono l'esame di Stato per il conseguimento del diploma di istruzione professionale, utile anche ai fini della continuazione degli studi in qualunque facoltà universitaria. Il diplomato nell'indirizzo "Produzioni tessili artigianali" interviene nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali.
L'articolazione odontotecnico fornisce le competenze necessarie per predisporre apparecchi di protesi dentaria, su modelli forniti da professionisti sanitari abilitati. Il diplomato in servizi socio-sanitari possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale. Nell'indirizzo manutenzione e assistenza tecnica infine i diplomati escono pronti a intervenire, a seconda dell'articolazione scelta al terzo anno, con competenze specialistiche degli impianti e delle apparecchiature elettroniche, della manutenzione dei mezzi e dell'impiantistica termoidraulica. A supporto dell'attività in aula l'istituto dispone di diversi laboratori forniti di tecnologie di ultima generazione.
«Cosa ci distingue dalle altre categorie di scuole professionali? Il punto di forza del Ceconi è che alla fine dei 5 anni rilasciamo un diploma equipollente ai licei che quindi dà ai nostri studenti la possibilità di accedere a qualsiasi facoltà universitaria»
Rita Esposito,professoressa
Scuola aperta in via Manzoni a Udine il 23 novembre, il 14 dicembre e il 18 gennaio dalle 14 alle 18
Udine, Istituto Bearzi. L'istituto salesiano Bearzi con sede in via don Bosco offre due percorsi di studio. L'istituto tecnico industriale (che dura cinque anni al termine dei quali lo studente consegue il diploma di istruzione superiore) e il centro di formazione professionale che ha invece durata triennale (con l'opzione del quarto anno per ottenere il diploma tecnico) e abilita, con una qualifica, al mondo del lavoro. L'Iti si distingue per due diversi indirizzi: informatico e meccatronico.
Il diploma di tecnico informatico consente di cercare un'occupazione nelle imprese di produzione di software, progettazione di sistemi e reti, nello sviluppo web; le competenze del tecnico meccatronico riguardano invece la progettazione di componenti meccaniche, il controllo dei processi produttivi e l'uso di sistemi informatici a essi collegati. I laboratori: all'Iti ce n'è uno per quasi ogni materia tecnico-scientifica: dalla fisica alla chimica, dalla robotica all'elettronica e ancora all'informatica.
A questi si aggiungono i laboratori del centro di formazione professionale: le officine di pneumatica, oleodinamica, macchine utensili e controllo numerico. Le specializzazioni del Cfp sono tre: elettrotecnica (con le articolazioni di installatore di impianti elettrici, civili e industriali e installatore di impianti di automazione industriale); meccanica (con gli indirizzi di conduttore di macchine utensili, montatore di sistemi meccanici e saldocarpentiere); infine automotive per manutentore di autovetture e motocicli.
«La nostra è una realtà salesiana, una scuola paritaria cattolica che oltre all'insegnamento delle materie scolastiche si concentra sulla persona, su un certo tipo di educazione che ci viene da don Bosco e che mette al centro ogni ragazzo»
Filippo Gorghetto, direttore
Scuola aperta: il 23 novembre, il 14 dicembre e il 18 gennaio dalle 14.30 alle 17.30
Udine, Itg Marinoni. Il biglietto da visita è di quelli solidi. Recita: «Da oltre 50 anni sul territorio per la formazione». Frotte di geometri nell'arco dell'ultimo mezzo secolo sono uscite dalle aule del Marinoni di Udine, istituto tecnico nato negli anni '60 del secolo scorso, che al Friuli ha regalato - specie dopo il sisma del 1976 - i tecnici e le professionalità che hanno dato gambe alla rinascita post sisma.
Oggi la scuola, che ha sede in viale monsignor Nogara, si presenta con un'offerta formativa ampliata a quattro indirizzi: costruzioni, ambiente e territorio, geotecnico, tecnologie del legno nelle costruzioni e grafica e comunicazione. Il diplomato tecnico in costruzioni, ambiente e territorio è una figura professionale che si caratterizza per l'operatività nel campo della gestione del territorio e in attività quali i rilievi topografici e che alla fine del percorso di studi - al pari degli altri indirizzi - può avere accesso all'università o all'albo della professione tecnica dopo il superamento dell'esame di Stato.
L'indirizzo tecnologie del legno nelle costruzioni mira a soddisfare il bisogno di figure tecniche in grado di misurarsi con nuove tendenze costruttive nell'ambito della bioedilizia e della bioarchitettura, mentre il diplomato del corso geotecnico esce dal Marinoni con competenze nella ricerca ed estrazione di idrocarburi, minerali di prima e seconda categoria nonché risorse idriche. L'ultimo indirizzo, quello in grafica e comunicazione, fa acquisire competenze nell'ambito della grafica, dell'editoria e della stampa. Il collegamento tra scuola e lavoro è garantito dai percorsi di alternanza.
«In tempi recenti il Marinoni si è ampliato, ha aperto le porte a nuovi settori, dimostrando di sapersi evolvere. Da 5 anni abbiamo un corso di grafica e comunicazione, una scelta che si è dimostrata vincente considerato che in questo arco di tempo abbiamo praticamente raddoppiato i nostri studenti che oggi sono 750»
Laura Decio, dirigente
Udine, It Deganutti. Istituito nel 1974 per formare ragionieri e periti aziendali oggi l'istituto tecnico per il settore economico "Cecilia Deganutti", intitolato alla maestra e crocerossina udinese martire per la libertà dal nazifascismo, offre tre corsi di studio - amministrazione, finanza e marketing, relazioni internazionali per il marketing e sistemi informativi aziendali - che garantiscono una cultura generale valorizzata da competenze linguistiche e da una formazione professionale di base fondata sulla conoscenza della gestione aziendale e delle metodologie informatiche.
Il piano dell'offerta formativa prevede un biennio comune, che consolida la preparazione di base e permette agli studenti di effettuare in modo più consapevole la scelta dell'indirizzo per il triennio successivo. Amministrazione finanza e marketing sviluppa competenze approfondite nella gestione e nell'analisi dei sistemi e dei processi aziendali, Relazioni internazionali per il marketing si concentra invece sulla comunicazione aziendale in tre lingue straniere, a scelta tra inglese, tedesco, francese e spagnolo, infine il percorso di studi relativo ai Sistemi informatici aziendali sviluppa competenze nella gestione del sistema informativo aziendale e nella progettazione di software operativo.
Ottenuto il diploma alla scuola di via A. Diaz, gli studenti possono scegliere se proseguire gli studi o se fare direttamente il proprio ingresso nel mondo del lavoro. A disposizione tre laboratori di informatica e tre aule dotate di Lim per la creazione di prodotti multimediali, un laboratorio di chimica, di fisica e di scienze e un laboratorio di lingue.
«Attuiamo progetti di alternanza scuola-lavoro ma anche di impresa simulata immaginando di concepire un'azienda dalla sua nascita in avanti, affrontando tutti gli aspetti che implica il gestire un'impresa»
Maria Rosa Castellano dirigente
Cervignano, Isis Bassa Friulana. Un'offerta formativa che spazia dall'umanesimo alle materie tecniche, con sbocchi veloci nel mondo del lavoro e una preparazione adatta a chi, invece, si accinge ad andare all'università. L'Isis Bassa friulana, con sede centrale a Cervignano del Friuli e altri poli a Palmanova e San Giorgio di Nogaro, raggruppa oggi 1. 400 studenti e 180 docenti, mentre il personale Ata ammonta a un'ottantina di unità.
I primi passi li muove la sezione dell'Istituto tecnico "Arturo Malignani", una cinquantina di anni fa, e un po' alla volta la scuola cresce e si arricchisce fino ad assumere la dimensione attuale con 6 sedi, 13 percorsi didattici differenti e 3 indirizzi: Elettronica Elettrotecnica e Automazione, Informatica e Telecomunicazioni; Chimica e materiali, Biotecnologie ambientali. A Palmanova, invece, grazie al polo tecnico professionale crescono i profili "giusti" per occuparsi di amministrazione, finanza e marketing. Non manca un riguardo per la formazione socio sanitaria e i servizi commerciali e, inoltre, a San Giorgio di Nogaro c'è il polo tecnico professionale meccanico.
L'istituto propone anche il "tradizionale" liceo con gli indirizzi Scientifico, delle Scienze applicate e delle Scienze umane. Sono forti le sinergie con le aziende locali, capaci di garantire l'alternanza scuola lavoro e anche possibili inserimenti diretti in forza alle imprese. Per chi frequenta il liceo delle Scienze umane, per citare un caso concreto, lo sbocco può essere diretto nelle scuole materne o nei centri anziani. Sempre molto richieste sono anche le figure di segretaria e quelle legate alle manutenzioni meccaniche. Sono molteplici, quindi, le opportunità che l'istituto offre tra i propri banchi.
«Perché sceglierci? Pur essendo un istituto grande e con molte opportunità, siamo composti da tante piccole realtà. I ragazzi non perdono un contatto diretto con docenti e Ata, nel nome di una gestione familiare in cui il lato umano ha sempre un posto di rilievo»
Oliviero Barberi, dirigente
Cividale, Isis Paolino d'Aquileia. Un "colosso" da un migliaio di studenti, provenienti da tutta la provincia. Basta questo numero a rappresentare l'importanza dell'isis Paolino d'Aquileia di Cividale, realtà di riferimento che propone tre indirizzi di studio. Il primo è l'istituto tecnico agrario, erede di una tradizione risalente al 1924 e autonomo dal 1959. Nel 1981 è stato creato il corso di Viticoltura ed Enologia, tuttora il fiore all'occhiello dell'istituto e una delle sole 10 scuole di questo tipo su scala nazionale.
Offre l'accesso al sesto anno, con l'acquisizione del titolo di enotecnico e l'iscrizione ad Assoenologi. L'annessa azienda agraria dispone di 21 ettari adibiti a vigneto e oliveto; trovano inoltre spazio serre, una cantina, un caseificio, un frantoio, uno stabilimento zootecnico e la fattoria didattica. Le opportunità prevedono un corso di allevamento e trasformazioni animali, uno di gestione ambiente e territorio, oltre a quello di enologia. Non mancano moderni laboratori. Il secondo indirizzo riguarda l'istituto tecnico economico, presente a Cividale dagli anni '70.
Offre il corso di amministrazione, finanza e marketing, con particolare riguardo per la formazione linguistica, grazie ai soggiorni studio a Broadstairs e Cambridge per l'inglese, mentre il tedesco si avvale del gemellaggio con il liceo di Plochingen (Baden Wuerttemberg) e dà la possibilità di accedere a certificazioni linguistiche (A2, B1). Infine, c'è l'ipsia "Mattioni", con i corsi quinquennali di operatore di veicoli a motore, operatore socio-sanitario ottico, operatore termoidraulico e operatore di impianti e apparati tecnici (questi ultimi due sono riuniti nello stesso indirizzo). Gli studenti del corso ottici, unico in regione, possono superare annualmente l'esame di abilitazione alla professione organizzato dalla scuola stessa.
«Chi conclude il suo percorso al Paolino d'Aquileia trova molte porte aperte nel mondo del lavoro: è così per chi frequenta il corso per ottici, un vero unicum, oppure per chi sceglie amministrazione, finanza e marketing, sempre molto richieste dalle aziende»
Livio Bearzi,dirigente
Codroipo, Isis Linussio. Dal tradizionale liceo scientifico a possibilità alternative per una formazione diversa: è ampio il ventaglio delle proposte formative offerte dall'Isis "J. Linussio" di Codroipo, istituto che abbraccia la modernità pur non dimenticando la tradizione. Attualmente di questa realtà fanno parte 820 alunni, includendo la sede aggregata di Pozzuolo del Friuli. Tra le novità è appena stato creato l'Istituto professionale per i servizi commerciali, un percorso sulweb.
Da qui nascono tecnici dei servizi commerciali per le community online, e operatori in grado di agire con efficacia in siti internet, social media e blog. La formazione della scuola consente, inoltre, anche di collaborare nella gestione dei processi amministrativi, contabili, commerciali, del personale e nell'attività di web marketing. Tra i fiori all'occhiello spicca anche il corso relativo all'Istituto professionale Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera.
Dallo scorso primo settembre, grazie a fondi europei, c'è la possibilità di avere una nuova sala bar dove mettersi alla prova e imparare "sul campo" i rudimenti del mestiere. A completare l'offerta ci pensano l'indirizzo Tecnico economico (declinato nei campi amministrazione, finanza e marketing), il Liceo scientifico (che valorizza le discipline sportive, ma anche l'internazionalizzazione con l'approfondimento dell'inglese), l'Istituto professionale Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo sostenibile, nel quale sono previsti anche percorsi di meteorologia con il Secondo stormo delle Frecce Tricolori e, inoltre, il Professionale per manutentori e assistenti meccanici. Il "Linussio", infine, mette a disposizione anche il convitto, che ospita 60 ragazzi "a tempo pieno" e altri 50 in regime di semi convitto.
«Il Linussio interpreta il futuro.Abbiamo chiesto la curvatura in Scienze applicate, agendo in sinergia con il territorio e i sindaci. Un bel lavoro di squadra, possibile anche grazie alla collaborazione con l'istituto comprensivo di Codroipo, con il quale ci interfacciamo per l'orientamento in entrata»
Maddalena Venzo, dirigente
Fagagna, Nobile Aviation College. Con la testa tra le nuvole, in senso positivo, ma i piedi ben piantati a terra. Così si possono fotografare i ragazzi che completano il percorso di studi all'istituto Nobile Aviation College di Fagagna, legato alla "casa madre" di Roma (un'altra filiale è a Reggio Emilia).
Il tecnico paritario accoglie in Friuli, dove è attivo da 9 anni, 70 studenti provenienti non soltanto dalla nostra regione. Per i più lontani c'è anche la possibilità di convitto. Ammonta a una quindicina di docenti lo staff al Nobile, impegnati a seguire classi da 15-20 alunni. Chi si avvicina a questa realtà ha un sogno: pilotare un aereo di linea.
Ed è proprio questa una delle figure a formarsi nella scuola di Fagagna, assieme ai manutentori aeronautici e agli assistenti di volo. Il biennio è standardizzato, si seguono i ragazzi per capire se siano "tagliati" per le professioni di questo settore. Poi arriva la specializzazione, grazie all'utilizzo di simulatori di volo professionali per almeno 2/3 ore a settimana e viaggi verso la sede centrale di Roma, dove gli studenti si trovano di fronte simulatori più grandi e complessi come il Boeing 737 e l'Airbus A320.
Il tutto, finalizzato a un successivo addestramento pomeridiano a Fagagna e un chiaro obiettivo: essere in grado di pilotare un aereo. Già dall'estate del terzo anno in Florida si possono conseguire i brevetti che compongono il 50% delle incombenze necessarie per diventare pilota di linea; dopo il diploma gli ultimi brevetti e in pochi mesi è possibile cominciare l'attività lavorativa. L'istituto, inoltre, mette a disposizione il corso Atpl (brevetto di pilota di linea) per acquisire direttamente l'ultimo brevetto necessario per pilotare un aereo di linea, unica realtà in Europa a garantire tutto il percorso dai banchi di scuola alla cabina di pilotaggio.
«Siamo l'unica realtà specializzata in regione, che fa questo e solo questo. Le nostre classi hanno numeri contenuti di allievi e quindi possiamo seguirli nel migliore dei modi»
Francesco Missarino, direttore
Gemona, Isis d'Aronco. Una scuola pronta a formare le professionalità, con lo sguardo già proiettato verso il futuro. È l'isis Raimondo D'Aronco di Gemona, realtà con 600 studenti - provenienti non solo dalla zona, ma anche da Carnia e qualcuno da Udine città - e che può contare su un centinaio di insegnanti, oltre a una trentina di Ata. Da sempre è un punto di riferimento per la formazione professionale, che si dipana negli indirizzi meccanico, elettronico, termotecnico ed elettrotecnico.
Figure sempre più richieste sul mercato del lavoro, quindi spendibili immediatamente al termine del percorso formativo, come per esempio avviene nel ramo della meccatronica. Sempre in questo ambito si collocano l'indirizzo per la moda, che consente di imparare sul campo i passaggi che portano alla creazione di un abito fin dall'ideazione, e quello per i servizi sociali e sanitari, in grado di "sfornare" figure come assistente sociale e animatore di gruppo. L'istituto tecnico mette invece sul piatto due tipologie di corsi. Il primo è dedicato agli informatici, che possono acquisire competenze nella programmazione e tutto ciò che ruota attorno alla Rete: chi sceglie di intraprendere questo percorso di solito non ha problemi a trovare occupazione, complice un mercato "assetato" di informatici.
C'è anche un corso per grafici, con particolare attenzione per il web. All'interno dell'istituto di via Battiferro sono ospitati anche i laboratori per la costruzione di modelli 2D e 3D: si tratta di luoghi dove, grazie alla guida dei docenti, i ragazzi possono immergersi nella produzione che richiede manualità e artigianalità. Lo stesso vale per le strutture dedicate alla moda dove, oltre a realizzare vestiti, si studia la storia del costume, prima di immergersi nelle tecniche di taglio e cucitura. Al D'Aronco, insomma, non si apprende soltanto sui libri, ma ci si mette in gioco in prima linea. Grazie ai fondi Pon, i laboratori vengono costantemente aggiornati per essere sempre più confacenti alle esigenze moderne. Una scuola che promette una formazione pratica in tutti i settori, con un possibile veloce inserimento nel mondo del lavoro, anche se molti scelgono poi di frequentare l'Università.
«Uno dei fiori all'occhiello della nostra scuola è l'inclusività. Qui vogliamo accogliere tutti e seguire ciascuno con grande cura»
Pierluigi Fiorentini, dirigente
Gemona, Isis Magrini. L'unione fa la forza. Può essere lo slogan che dal 2014 ha unito l'Istituto tecnico commerciale e per geometri "Marchetti" e il Liceo scientifico "Magrini" di Gemona nella storica sede comune di via Praviolai.Oggi, dopo la fusione, l'istituto vanta 701 studenti, con una media di alunni per classi tra i 15 e i 20 che consente un alto livello di personalizzazione dei processi di apprendimento e insegnamento. I docenti in attività sono 92, l'83 per cento dei quali è titolare con nomina a tempo indeterminato, a garanzia negli anni di una continuità dell'azione educativa. A coadiuvarli, il personale Ata composto da 25 persone.L'offerta formativa si snoda attraverso diversi indirizzi.
Il liceo scientifico, oltre al percorso tradizionale, mette a disposizione l'opzione relativa alle Scienze applicate, ma anche quella a Indirizzo Sportivo, avviato nell'anno scolastico 2018/19. Quest'ultimo richiama studenti da tutta la provincia (Tolmezzo e anche Udine, per citare due esempi) e non accoglie gli agonisti, ma chi si vuole avvicinare alle varie discipline - dal calcio alle bocce, dalla danza al ciclocross - abbinando una solida preparazione liceale all'opportunità di praticare sport. È possibile anche ottenere certificazioni per nuoto e judo.
L'istituto tecnico economico offre, invece, quattro possibilità di indirizzo, da quello relativo ad Amministrazione, finanza e marketing a quello per le Relazioni internazionali per il marketing, oltre ai Sistemi informativi aziendali e al Turismo. Due, infine, le scelte per il Tecnico Tecnologico: l'indirizzo relativo a Costruzioni Ambiente e Territorio, così come il Geotecnico.
Fra i progetti, c'è anche quello relativo alla sicurezza sismica. Molto legato al territorio e parte attiva nelle reti di scopo tra scuole, il Magrini Marchetti guarda anche all'estero: da anni ci sono corsi gratuiti di tedesco come seconda lingua per lo scientifico, oltre a certificazioni per inglese, tedesco e francese. Non mancano i corsi di spagnolo, così come gli scambi con istituti di Mechelen (Belgio), Troisdorf e Schwabich Gmund (Germania), Warmbad (Austria). Forti radici gemonesi, ma una grande attenzione per tutto il mondo.
«Il rapporto tra studenti e insegnanti è molto stretto, favorito da un corpo docente stabile e da un numero contenuto di allievi per classe. Offriamo percorsi interessanti e aderenti alla realtà, con attenzione per le lingue e il digitale»
Marco Tommasi, dirigente
San Daniele, Isis Manzini. Un istituto con oltre 40 anni di storia alle spalle e un forte radicalmente sul territorio. L'Isis "Vincenzo Manzini" di San Daniele, nato nel 1976 e che oggi conta 450 studenti, è una realtà viva e con molte opportunità. Il percorso didattico si snoda in quattro possibili alternative: Liceo scientifico, Liceo linguistico, Amministrazione finanza e marketing, Costruzioni ambiente e territorio.
Se le prime due opzioni offrono la preparazione necessaria per proseguire nel mondo universitario - Lingue, Medicina, Fisica ed Economia sono tra le facoltà più gettonate - gli altri offrono anche la possibilità di un rapido ingresso nel mondo del lavoro.Per Costruzioni ambiente e territorio c'è una ventata di novità che guarda non soltanto all'edilizia, ma anche all'arredamento e alla moda, con potenziamento di studio dell'informatica e della lingua inglese. Ma sono molte anche le attività complementari, per esempio la possibilità di uno stage linguistico a Dublino per migliorare l'inglese (grazie al fondamentale supporto, in questo caso, della Fondazione Friuli).
Il "Manzini" mette anche a disposizione corsi di lingua per le certificazioni in inglese, francese e tedesco e da alcuni anni anche in cinese, a ulteriore riprova della sua apertura verso il mondo. Non mancano, infatti, i viaggi e le visite guidate all'estero, mentre particolari iniziative sono il "Progetto accoglienza" (ai nuovi iscritti durante il primo anno sono offerte varie opportunità per un inserimento proficuo), le attività di "Cittadinanza e Costituzione" e a favore della comunità, quali il supporto alla valorizzazione del canile consortile e la progettazione del sentiero di collegamento con il palazzetto dello sport.
C'è ampio spazio per le lingue straniere, grazie a rappresentazioni di spettacoli in francese e inglese, ma anche per lo sport con l'organizzazione del "Torneo dell'amicizia" in programma il 12 dicembre per tutte le secondarie del comprensorio. Non manca la collaborazione con la Biblioteca Guarneriana con il progetto Pon «Il sogno di Guarnerio: mille modi di "scrivere", dai manoscritti alla realtà virtuale» , con laboratorio teatrale collegato.
«Siamo una scuola piccola con numeri contenuti e con la dimensione umana in primo piano. Tanto gli studenti con difficoltà, quanto quelli eccellenti sono seguiti con la stessa attenzione».
Carla Cozzi, dirigente
Tolmezzo, Isis Fermo Solari. Innovazione e futuro, senza dimenticare le ricchezze della tradizione e del territorio. È la fotografia dell'offerta formativa dell'isis Fermo Solari di Tolmezzo, realtà che mette a disposizione liceo scientifico e delle scienze applicate, iti e ipsia, declinati in diversi percorsi. La scuola riunisce 700 studenti, compresi gli adulti.
Gli allievi, seguiti da 139 docenti e una trentina di altri collaboratori, provengono in buona parte dalla Carnia, ma anche dal Gemonese, dall'hinterland udinese e persino dalla Bassa Friulana, visto che qui c'è l'unico polo provinciale concentrato sul legno.Proprio questa risorsa naturale è al centro di uno dei tre filoni di studio del Solari.
La filiera foresta-legno è settore chiave per lo sviluppo economico e industriale dell'area alpina: i ragazzi possono sviluppare competenze frequentando gli indirizzi Costruzioni, Ambiente e Territorio - Tecnologie del Legno nelle Costruzioni dell'istituto tecnologico oppure, nel settore professionale, il percorso di qualifica di addetto alle lavorazioni di falegnameria e il quarto e quinto anno di tecnico dell'industria del legno, Industria e Artigianato per il Made in Italy.
Il tutto con l'ausilio del laboratorio LegnoLab 4.0. Il secondo filone riguarda territorio, ambiente e salute. Le competenze vengono acquisite nel liceo delle Scienze applicate, negli indirizzi di Biotecnologie ambientale e Biotecnologie sanitarie e nell'istituto professionale dei servizi per l'agricoltura e sviluppo rurale. I titoli sono quelli di operatore agricolo e di tecnico dei servizi per l'agricoltura. Infine, un occhio di riguardo per l'industria 4.0 e le sfide del futuro, soprattutto nel comparto della meccatronica nelle sue declinazioni e trasversalità.
«Se i ragazzi del liceo scelgono in buona parte l'università, chi frequenta l'indirizzo tecnico può, anche grazie a corsi post diploma, entrare nel mondo del lavoro in uno o due anni. Per esempio, c'è molta richiesta nella meccatronica, dove la domanda supera l'offerta».
Manuela Mecchia, dirigente
Tolmezzo, Isis Paschini Linussio. Ha messo assieme quattro storiche scuole carniche. L'Isis Paschini Linussio di Tolmezzo, che oggi raggruppa 807 studenti, nasce dalle esperienze del Liceo scientifico "Pio Paschini", dall'Istituto Magistrale "Giuseppe Marchi", dall'Istituto Tecnico Economico "Michele Gortani" e dall'Istituto Alberghiero "Jacopo Linussio".
Gli allievi, oltre che da tutte le vallate carniche e da Sappada, provengono anche da Valcanale, Canal del Ferro, Gemonese e Friuli Collinare, anche se qualcuno sale a Tolmezzo dall'hinterland udinese e addirittura dalla Bassa Friulana.Sono quattro gli indirizzi di studio liceali (Licei Linguistico e delle Scienze Umane con 232 ragazzi, Classico e Scientifico con 210).
Le articolazioni dell'Istituto Tecnico-Economico, che unisce 111 studenti, riguardano i corsi di "Relazioni internazionali per il marketing", "Amministrazione, finanza e marketing" e "Sistemi informativi aziendali".Il corso più gettonato è quello dell'istituto professionale Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità alberghiera (254 iscritti), che dalla terza classe si articola negli indirizzi Enogastronomia, Prodotti dolciari e industriali e Servizi di sala e vendita.
Per tutte le classi del professionale, oltre alla formazione didattica in sede, sono previste attività pratiche nel Laboratorio di Enogastronomia e servizi di sala e vendita "Gianni Cosetti", allestito in via dell'Industria, nella Zona industriale di Tolmezzo, oltre alla partecipazione attiva a numerosi eventi enogastronomici, anche di alto livello. La riuscita degli studenti nei successivi percorsi di studio è buona, come la percentuale di iscritti all'Università.
«Offriamo un ambiente curato a dimensione familiare, nel quale si dà spazio alla qualità della relazione e della didattica, oltre a un'innovazione e progettualità continua e dinamica».
Andrea Battaglia, dirigente
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