Partigiana, imprenditrice e viaggiatrice: si è spenta a 101 anni la staffetta “Adria”
Ornella Fabbro aveva 101 anni, fu la seconda donna udinese a prendere la patente. I funerali venerdì a San Quirino
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Una donna straordinaria che ha saputo vivere una vita eccezionale e molto lunga. Si è spenta a 101 anni l’udinese Ornella Fabbro che, in gioventù, era stata una delle protagoniste della Resistenza, mettendosi al servizio, col nome di battaglia di “Adria” e come staffetta, dei partigiani della Osoppo.
Nel dopoguerra Ornella Fabbro si era dedicata, con successo, al mondo dell’antiquariato. Nel 2015 era stata insignita, a Roma, della medaglia commemorativa dedicata ai 51 reduci scelti a 70 anni dalla Guerra di Liberazione. Era stata la seconda donna che a Udine aveva ottenuto la patente di guida: l’esame l’aveva dato subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Guidava una Topolino balestra corta. Aveva viaggiato tanto, non solo per andare a trovare il fratello Rinaldo (che durante la Resistenza, col nome di “Otto”, aveva guidato gli uomini del Battaglione “Monte Canin” e poi si era trasferito in Australia ed era diventato un imprenditore edile di successo), ma proprio per la curiosità di visitare quasi tutti i Paesi del mondo.
La scomparsa di Ornella Fabbro ha creato un grande vuoto nell’Apo, Associazione Partigiani Osoppo, di cui faceva parte avendo militato nelle sue fila durante la guerra di Liberazione. «Ornella, per noi tutti la partigiana “Adria” – ha detto il presidente Roberto Volpetti –, è stata un esempio straordinario di dedizione alla Osoppo a cui ha aderito dopo l’otto settembre 1943 con l’iniziale intento di aiutare soprattutto suo fratello Rinaldo, detto “Otto”, sfuggito ai campi di concentramento in Germania e poi entrato nell’Osoppo. Adria, inizialmente aveva aderito al Gruppo Val Degano e, successivamente, si era messa a servizio del battaglione Monte Nero che operava nella zona tra Tricesimo, Pagnacco e Cassacco».
«Nel 1995 – continua il presidente dell’Apo –, aveva rilasciato un’intervista per il libro dedicato alle donne nella Resistenza e in quell’occasione aveva spiegato come avesse operato, negli anni più difficili della guerra, in qualità di staffetta tenendo i collegamenti tra i diversi elementi del battaglione e il Comandante, dando informazioni oltre a contribuire all’armamento e alla propaganda. Adria – prosegue Volpetti –, racconta come la sua casa di famiglia a Tricesimo fosse un punto di riferimento per moltissimi partigiani e di come sua madre, convintamente antifascista, appoggiasse il suo impegno favorito dalla sua perfetta conoscenza della lingua tedesca. Grazie a questo poteva introdursi nel Comando Tedesco di Tricesimo per ottenere lasciapassare e informazioni sugli spostamenti delle truppe, che riferiva al comandante del battaglione Monte Canin che era suo fratello. Impossibile non ricordare in questa circostanza – conclude il presidente Volpetti –, anche suo fratello Rinaldo Fabbro, mancato nel 2023, che, trasferitosi in Australia, fondò un’importante industria nel settore dell’edilizia offrendo lavoro a molti osovani che grazie a lui fecero fortuna».
I funerali di Ornella Fabbro, che lascia le figlie Francesca e Stefania con Gianni e Dino, i nipoti, gli altri parenti e tanti amici, saranno celebrati venerdì alle 15.30 nella chiesa di San Quirino, in via Gemona.
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