Ornella Muti condannata, ma non paga: «Non ho 30 mila euro»

Aveva dato buca al Verdi per cenare con Putin e Kevin Costner. Il teatro: «Non è indigente, via alle azioni per il recupero forzoso della somma»

PORDENONE. Ricordate la “buca” di Francesca Romana Rivelli, al secolo Ornella Muti, al teatro Verdi?

L’attrice si era data malata facendo saltare lo spettacolo a Pordenone e aveva partecipato, invece, a una cena col presidente russo Vladimir Putin e Kevin Costner a San Pietroburgo.

In primo grado il tribunale di Pordenone l’aveva condannata a 8 mesi di reclusione e 600 euro di multa, subordinando la sospensione condizionale della pena al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva a favore del Verdi di 30 mila euro.

L’attrice, però, non ha mai pagato «adducendo di non essere nelle condizioni di versare la somma», informano gli avvocati Bruno e Antonio Malattia, difensori del teatro pordenonese, costituitosi parte civile. «Sembra incredibile che un’attrice ancora in auge, spesso presente a talk-show e trasmissioni televisive, possa versare in condizioni di indigenza tali da non permetterle di onorare i suoi impegni con la giustizia».

Di qui la decisione dello stesso Verdi, attraverso Malattia, di esperire «tutte le iniziative necessarie per il recupero forzoso delle somme liquidate a suo favore».

Da ricordare che sulla vicenda pendono due ricorsi in appello: quello del difensore della Muti per ottenere l’assoluzione della propria assistita e quello della procura generale della Repubblica presso la medesima Corte d’Appello di Trieste, che ha proposto appello incidentale chiedendo di aumentare la pena inflitta alla Muti dal tribunale.

La procura generale ha rilevato che «la pena irrogata all’attrice dal tribunale è eccessivamente mite, osservando che la peculiarità degli espedienti adottati per conseguire l’illecito profitto, l’entità dell’indebito ricavato con il parallelo danno per la persona offesa e il comportamento processuale tenuto dalla Muti denotano «una spiccata propensione alla violazione della legge attraverso l’adozione di condotte fraudolente che dimostrano disinteresse per le regole della civile convivenza, mentre la mancanza di ogni resipiscenza palesa una personalità ulteriormente svalutata e negativa».

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