Ospedale, Bolzonello riapre alla Comina FOTO

Pordenone: strappo del vicegovernatore e arriva il sostegno dei Cittadini. Pedrotti: «Chiarezza sui costi». Decisione entro 15 giorni
PORDENONE: RIUNIONE "IL FIUME" SU OSPEDALE
PORDENONE: RIUNIONE "IL FIUME" SU OSPEDALE

PORDENONE. Pur senza mai nominare espressamente il termine “Comina”, ma ribadendo più volte che ormai il suo pensiero è noto, il vicegovernatore Sergio Bolzonello ha operato anche pubblicamente lo “strappo” sul nuovo ospedale.

Proprio in un incontro con i cittadini organizzato dall’ala riformatrice del Pd, nell’occasione rappresentata da Gustavo Mazzi, per discutere della sanità provinciale, Bolzonello, a dispetto dell’opinione dominante nel Partito democratico, ha dichiarato di preferire un sito diverso dall’attuale, sia da un punto vista urbanistico che sanitario.

La sua perentorietà non si è limitata all’ubicazione, estendendosi anche alla tempistica: «Entro 15 giorni - ha dichiarato l’ex sindaco - si chiuderà lo studio di fattibilità condotto dal nuovo direttore in pectore della sanità regionale, Adriano Marcolongo, e si tireranno finalmente le somme. Dopo 8 anni, a prescindere da dove si farà, è davvero arrivato il momento di decidere. E una volta deciso, tutti dovrebbero accettare serenamente la scelta».

Ansioso nell’aspettare «il sedicesimo giorno» il sindaco Claudio Pedrotti, che ha chiesto vengano soddisfatte tre condizioni: un’elencazione precisa delle opere da realizzare, un’anticipazione delle linee del prossimo piano della sanità regionale e, soprattutto, una quantificazione oggettiva dei costi del nuovo ospedale: «Dai 100 ai 500 milioni che qualcuno ipotizza - ha sottolineato Pedrotti - la differenza è troppo elevata. Urge chiarezza».

Su un aspetto, a detta di Bolzonello, c’è stata sempre uniformità di giudizio all’interno del Pd, pur tra posizione contrastanti sul luogo, ed è la contrarietà al project financing, così come ventilato dalla precedente giunta regionale di centrodestra.

Ma anche su questo versante, nell’incontro di ieri, si sono aperti importanti spiragli che conducono più alla Comina che all’attuale sito di via Montereale: «Se il progetto di finanza - ha dichiarato l’esponente dei Cittadini, ed ex consigliere regionale, Piero Colussi - non supera il 20 per cento dei costi dell’opera e si stabilisce da subito la destinazione del vecchio, meglio un nuovo ospedale in Comina». Detto da chi aveva pienamente sposato il progetto Illy, incentrato sulla struttura esistente, è una novità significativa.

Insomma, anche nel centrosinistra si allarga il fronte pro Comina. E le parole di un altro assessore regionale presente al simposio di ieri sera, Paolo Panontin («I referendari hanno diffuso dati troppo tendenziosi, invece pare che a livello di costi i due progetti non siano così distanti. E allora sarebbe una scelta felice avviare un cantiere in mezzo alla città?») suonano da conferma.

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