Ospedale di Maniago Pronto il nuovo centro per i prelievi

MANIAGO. I lavori al piano terra dell’ospedale di Maniago sono stati portati a compimento: a metà marzo sarà tempo di inaugurazioni. La struttura sanitaria potrà contare su un nuovo centro prelievi. In base al progetto illustrato già cinque anni fa, il piano terra, che presentava una situazione caotica, è stato completamente ridisegnato. È stata compattata la parte che riguarda le urgenze e quindi i servizi a maggiore flusso d’utenza: l’area per i prelievi è stata spostata vicino all’ingresso, dove troverà spazio pure un’area dedicata ai donatori di sangue, e le stanze per la dialisi sono state spostate vicino al pronto soccorso, come la guardia medica.
«La nuova riorganizzazione consente una maggiore sicurezza per gli utenti che possono contare su un percorso pure semplificato rispetto a quello precedente – ha spiegato il direttore del distretto sanitario delle Valli e Dolomiti friulane, Antonio Gabrielli –. Per accedere al nuovo centro prelievi non si passerà più dall’ingresso laterale, dove si trovano le ambulanze, ma in uno spazio più sicuro». Un’altra fase di interventi, insomma, è stata conclusa. Ma il cantiere complessivo previsto per l’ospedale contempla un investimento di 10 milioni 700 mila euro e molto resta da fare affinché possa dirsi chiuso.
Al momento, il presidio sanitario può contare solo su un’area materno-infantile completamente nuova, con i connessi servizi per bambini e adolescenti, e su un piano terra rinnovato e riorganizzato. È evidente che reperire una somma ingente in un’unica soluzione è un’operazione impossibile, tant’è che si è stabilito di procedere per stralci. Sono stati messi in campo prima di tutto gli interventi che consentono di garantire un assetto più funzionale alla struttura. Quindi la ricerca di singoli finanziamenti per piccole attività che permetteranno di procedere col piano complessivo. Ma i tempi inevitabilmente si allungano.
In base alla riforma sanitaria, a Maniago è stato attivato il cosiddetto ospedale di prossimità: è stato dunque convertito il reparto di medicina e soppressa l’apertura notturna del pronto soccorso. Tre anni fa l’assessore regionale alla sanità, Maria Sandra Telesca, aveva dichiarato che «la struttura sanitaria di Maniago è importante per il territorio, è la sfida del futuro e può costituire un esempio di come si può cambiare la sanità, superando vecchie logiche». Un modello, insomma, anche se la riorganizzazione ha acceso le polemiche a livello locale. L’auspicio dei cittadini è che nella giornata del taglio del nastro di marzo dalla Regione possano arrivare novità su tempi e fondi da impiegare per portare a compimento le opere da 10 milioni.
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