Ospedale di Pordenone, i referendari digiunano a staffetta

Il Comitato per la salute pubblica Bene comune sposa la causa del sacerdote don Bizzotto, in sciopero della fame contro la speculazione finanziaria

PORDENONE. Il Comitato per la salute pubblica Bene comune ha annunciato che effettuerà il digiuno a staffetta, con modalità da definire, per protestare contro il progetto di realizzare il nuovo ospedale di Pordenone in Comina. Il sodalizio intende sposare la causa di don Albino Bizzotto, il sacerdote vicentino dei Beati costruttori di pace che il 16 agosto ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la speculazione finanziaria e le grandi opere che distruggono il territorio. Il digiuno viene ora portato avanti a staffetta da altre persone, alcune anche impegnate in politica. Il comitato vuole riportare l’attenzione sulla causa dei referendari pordenonesi, che ha sempre evidenziato come oltre all’aspetto sanitario ci sia una logica ambientale e urbanistica nella scelta del progetto del nuovo ospedale. Dito puntato sulla finanza di progetto, come specificato da don Bizzotto. «Il project financing serve a garantire il capitale privato non il bene comune perché i rischi per il privato sono nulli mentre il pubblico si indebita».

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