Ospedale di Pordenone, Ius blinda il Pd «Si farà in via Montereale»
PORDENONE. «Sono sereno e tranquillo». Il segretario provinciale del Pd, Antonio Ius, ostenta sicurezza sulla vicenda dell’ospedale. Serenità e soddisfazione che gli derivano dalla road map della giunta Serracchiani (atto formale nell’arco di qualche settimana e completamento del finanziamento con la legge di bilancio del prossimo anno) e dalla decisione ormai assunta.
«Mi sembra evidente che la Regione si sia indirizzata su via Montereale - afferma - per moltissime ragioni tra le quali i costi dell’opera, la necessità di ridurre la finanza di progetto, l’esigenza di creare una struttura nuova senza cementificare ulteriormente un territorio già ricco di appartamenti e fabbriche vuoti. Ora si tratta di limare il progetto di ristrutturazione in sito, cosa che la Regione sta facendo, un percorso che si completerà nell’arco temporale indicato dalla presidente».
E chi dissente? «Bolzonello, che preferisce la soluzione della Comina, deve farsene una ragione visto che si deve confrontare con il resto del quadro politico di governo. La maggioranza ha ben compreso che in questi cinque anni è cambiato il mondo e bisogna ragionare con un nuovo paradigma di sviluppo che richiede il riuso degli spazi e il contenimento delle risorse».
Stesso ragionamento vale anche per il sindaco Pedrotti: «Anche lui deve farsene una ragione, ma sono fiducioso, conoscendolo, che saprà dare il suo contributo alla proposta di edificazione in via Montereale che la Regione andrà a formalizzare».
E il “resto del mondo”? «Leggo - commenta Ius - dichiarazioni di guerra da parte di persone che hanno ruoli istituzionali (il presidente della Provincia Alessandro Ciriani ndr). Inviterei alla calma e alla cautela, a non infiammare gli animi. Non ce n’è bisogno. D’altronde ho letto che avrebbe fatto le barricate sul Tagliamento contro l’abolizione delle Province: credo che anche lui comprenda che un percorso è stato avviato».
Ieri, peraltro, Ciriani si è incontrato col coordinatore provinciale del Pdl, Antonio Consorti, per limare il documento che sarà alla base della petizione pro-Comina sulla quale punta a raccogliere 10 mila firme in tutta la provincia (il doppio di quelle dei referendari). Una campagna che incontra il sostegno del coordinatore regionale del Pdl, Isidoro Gottardo.
«Se Serracchiani bloccherà il nuovo ospedale di Pordenone - afferma - ciò costituirà un tradimento dei legittimi diritti della Destra Tagliamento relegata a una sanità minore. Operare sul sito attuale è contro ogni logica di buonsenso dal punto di vista tecnico e da quello della fruibilità di un ampio bacino che gravita sulla struttura. Sarebbe chiara la volontà di usare un dissenso tutto interno al Comune di Pordenone per agevolare altri disegni contrari ad un rafforzamento qualitativo della struttura pordenonese e finalizzati a indebolire Bolzonello».
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