Ospedale di Udine, robot in sala operatoria per interventi più sicuri
Il sistema Da Vinci XI dallo scorso aprile è entrato nella struttura di AsuFc. Il direttore Zuin: «Garantisce maggior precisione e riduce i rischi dei pazienti»
![Lo staff della Chirurgia toracica del Santa Maria della Misericordia, diretto da Andrea Zuin (al centro)](https://images.messaggeroveneto.it/view/acePublic/alias/contentid/1h244pj25y1krykjg8s/0/robot-jpg.webp?f=16%3A9&w=840)
Il nuovo capitolo della struttura di Chirurgia toracica dell’Azienda sanitaria universitaria del Friuli centrale (AsuFc) parla di tecnologia, di robot e di medicina che corre al passo con i tempi.
Lo scorso aprile, infatti, nel reparto diretto dal professore Andrea Zuin, è stato introdotto il sistema di chirurgia robotica Da Vinci Xi, una tecnologia all'avanguardia che, utilizzata in indicazioni selezionate e in ospedali Hub ad elevati volumi, promette di rivoluzionare le pratiche chirurgiche tradizionali e di migliorare significativamente gli esiti per i pazienti.
Quali sono i vantaggi di questa novità? Rispetto alle tecniche chirurgiche tradizionali, la robotica permette di aumentare la sicurezza degli interventi, di ridurre le complicanze post–operatorie e di accelerare il recupero. E non è tutto: l’introduzione della robotica aiuta anche i medici.
Consente loro una maggiore visibilità e un controllo più attento durante le procedure, migliorando così la qualità complessiva delle cure.
«L'introduzione del sistema Da Vinci Xi rappresenta un passo fondamentale per il nostro centro.
Grazie a questa tecnologia, saremo in grado di effettuare interventi con maggiore precisione, riducendo i rischi e migliorando i risultati per i nostri pazienti» ha dichiarato il professor Zuin, precisando che il nuovo sistema robotico d’avanguardia permette ai chirurghi di eseguire operazioni complesse attraverso piccole incisioni cutanee, utilizzando strumenti robotici controllati a distanza.
In questo modo, i medici possono godere di una visione tridimensionale ad alta definizione del campo operatorio (che ingrandisce fino a dieci volte) e di una maggiore articolazione degli strumenti: le loro mani possono compiere così movimenti più precisi – senza il tremore fisiologico e le oscillazioni involontarie – e meno invasivi rispetto alla chirurgia videotoracoscopica tradizionale.
Il sistema Da Vinci Xi, allora, permette di curare con tecnica mini–invasiva quasi tutta la patologia toracica, principalmente tumori del polmone e del mediastino, permettendo di trattare con interventi meno invasivi e rischiosi anche casi complessi che, in assenza della tecnica robotica, non potrebbero fruire di un approccio videotoracoscopico, ma verrebbero trattati con tecniche tradizionali, sicuramente più dolorose e con un tempo di recupero post–operatorio più lungo e impegnativo.
Con l’adozione del sistema Da Vinci Xi, il centro di Chirurgia toracica di Udine si posiziona all’avanguardia nel panorama chirurgico regionale.
Nel biennio 2023–2024, la struttura ha effettuato ottocento interventi, di cui 364 per patologia oncologica maggiore polmonare, pleurica e mediastinica con un aumento della complessità degli interventi in ambito oncologico nel corso dell’ultimo anno.
«Siamo il primo centro di Chirurgia toracica del Friuli Venezia Giulia ad aver adottato questa tecnologia, con l’esecuzione, fino ad oggi, di più di venti procedure chirurgiche complesse, perseguendo l’obiettivo di offrire ai pazienti un’assistenza di eccellenza basata sulle tecnologie più avanzate attualmente disponibili» conclude Zuin, esprimento soddisfazione per i risultati finora raggiunti e guardando ad obiettivi futuri.
L’adozione di tecnologie avanzate, l’attenzione alla formazione di tutto il personale e il continuo impegno nella ricerca clinica permettono alla struttura da lui diretta di sviluppare competenze ed esperienze riconosciute a livello internazionale, incentrando l’attività su un approccio innovativo.
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