Ospedale in Comina: ecco i tagli ai costi GLI SCHIERAMENTI

Per ridurli a 200 milioni, via i park interrati e la parte uffici. Cantiere per gradi funzionali. L’alternativa del sito attuale

PORDENONE. Un ospedale nuovo in Comina, con un numero minore di posti letto rispetto a quello originariamente previsto. Un ospedale nuovo in via Montereale, sempre con meno posti letto, che recuperi solo in parte l’esistente, riconvertendo alcuni padiglioni a sedi istituzionali (vedasi l’Ass 6), alla Cittadella della salute e ad altre funzioni sanitarie. Alla fine pare che la scelta cadrà su queste due diverse ipotesi.

La Comina. Intanto facciamo chiarezza su un punto. Il progetto di massima è sempre lo stesso, quello commissionato 6 anni fa e che era alla base della “soluzione Illy” (nuovo ospedale in vecchio sito). Per posizionarlo in Comina, l’elaborato ha dovuto essere integrato da quei padiglioni e servizi tecnologici che se l’area fosse quella di via Montereale, non erano necessari perché esistenti. I due padiglioni maggiori, invece, sono sempre gli stessi.

Nell’area della Comina l’ospedale sarebbe dunque interamente nuovo, con uno dei padiglioni più grandi adibito a piastra tecnologica e sale operatorie, l’altro a degenze e ambulatori. Ebbene, stando ai si dice la variante sponsorizzata da Bolzonello per ridurre il costo da 270 a circa 200 milioni prevederebbe solo il parcheggio a raso, invece che i due piani interrati, mentre tutta la parte amministrativa rimarrebbe in via Montereale con qualche disagio logistico.

Rispetto al progetto originario, inoltre, verrebbe ridotto di 100 posti letto e si procederebbe per lotti funzionali come ha spiegato il vice presidente Sergio Bolzonello, lasciando aperta la porta a ulteriori ampliamenti quando ci saranno risorse. Il project financing verrebbe limitato solo al 20 per cento dell’opera (gestione calore e poco altro), mentre andrebbero a regime risparmi legati al trasferimento nell’attuale sito di via Montereale della sede dell’Ass 6 e della cittadella della salute progettata nell’ex caserma Martelli.

Tra i problemi gli oneri infrastrutturali non conteggiati (viabilità e fognature, queste ultime stralciate dall’Ato recentemente) e il possibile rischio contenziosi sull’esproprio dei terreni. Uno dei proprietari (Raengo) che fa parte del comitato referendario è pronto a dare battaglia.

Via Montereale. Diversamente da quanto previsto dal progetto-Illy, allo studio l’ipotesi di realizzare l’ospedale nuovo nel sito attuale non più nell’area oggi destinata a parcheggio interno, perché eccessivamente vicino ai padiglioni di degenze, ma dietro al padiglione C.

Qui troverebbero posto gli edifici nuovi nei quali collocare tutti i servizi, escludendo il recupero dell’area di emergenza (il padiglione C) che originariamente si prevedeva di integrare. Propedeutiche all’avvio delle edificazioni le opere di demolizione di alcuni edifici oggi esistenti, sia pure minimamente utilizzati, ma anche soluzioni alternative per la sosta dei dipendenti visto che gli spazi interni verrebbero occupati dal cantiere. Il nodo centrale è quello della viabilità durante il cantiere e nella fase successiva. Il costo si aggirerebbe sui 180 milioni, 90 in meno del progetto Tondo e praticamente senza il ricorso alla finanza di progetto.

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