Ossigeno per CoopCa: magazzino a Civibank e rimborsi più vicini
UDINE. La boccata d’ossigeno è arrivata. Banca di Cividale entra da protagonista nell’intricata partita del salvataggio CoopCa e inietta l’agognata benzina a un piano di concordato altrimenti fermo al palo.
L’annuncio della numero uno dell’istituto, Michela Del Piero, era trapelato negli ultimi giorni, ma prima del via libera attendeva le carte del concordato nelle mani del commissario Fabiola Beltramini. Ieri il cda ha sciolto le riserve e ha deliberato che Civibank si faccia assegnataria del Cedi di Amaro, il super magazzino su cui pende un mutuo della stessa banca per 10,8 milioni di euro, a soddisfazione del proprio credito.
«Ciò nella prospettiva di un reimpiego del medesimo immobile a fini produttivi nel breve termine» si legge in una nota dell’istituto che precisa come l’impegno sarà formalizzato se la gara per la vendita dell’immobile andrà deserta.
Uno snodo decisivo che fa lievitare l’attivo concordatario dagli attuali 15 a oltre 25 milioni. L’intervento della Popolare si aggiunge, dunque, agli sforzi già messi in campo da Coop Nordest per mettere al riparo i risparmi dei tremila soci prestatori di Coopca.
La Regione e lo stesso colosso guidato da Paolo Cattabiani, confermano l’impegno, che sarà deliberato solo dopo l'ammissione alla procedura, sulla cui fattibilità a ore si esprimerà anche il commissario Beltramini.
«Resta confermato l’impegno di Coop Nordest e delle Cooperative di Consumatori del Distretto Adriatico a offrire un sostegno finanziario liberale indirizzato ai soci prestatori delle Cooperative Carniche - afferma la presidente del Fvg Debora Serracchiani -. La decisione anticipata nei giorni scorsi dai dirigenti delle Cooperative e di Accda rimane quella e sarà approvata a breve anche dai cda».
Un impegno - pari a metà dei prestiti sociali conferiti dai soci - che non sarà affiancato da Confcooperative come ha confermato il presidente nazionale Maurizio Gardini che assicura, però, il sostegno ai dipendenti che vogliono diventare imprenditori acquisendo supermarket liberi in franchising. «Abbiamo fatto tutto il possibile - gli fa eco il presidente di Confcooperative Fvg Franco Bosio - ma ho sempre detto che c’erano dei problemi tecnici ad esempio per mettere in piedi una newco e acquisire punti vendita».
Intanto, cresce la tensione tra i risparmiatori che domani si riuniranno in assemblea a Buja per decidere il da farsi e definire la linea di voto da tenere all’adunanza dei creditori in programma il 20 giugno, quando saranno chiamati ad approvare il concordato.
«Da mesi, si vocifera continuamente di nuove integrazioni al piano che puntualmente vengono sempre smentite - afferma il direttivo dei risparmiatori -. Chiediamo al commissario nominato dal tribunale che serenamente valuti la soluzione migliore per i soci, perché il piano concordatario così formulato esclude di fatto ogni possibilità di recupero dei nostri soldi».
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