Overdose al rave party: muore diciannovenne

Dramma a San Vito al Tagliamento nella notte: accompagnato in ospedale, non ce l’ha fatta. Vittima un operaio veneto, decine di identificati tra i partecipanti alla festa sul greto del fiume

SAN VITO AL TAGLIAMENTO. Muore a diciannove anni per una sospetta overdose dopo il rave party sul greto del Tagliamento. Il giovane cuore di Federico Diana, operaio di Martellago, non ha retto al cocktail letale di alcol e droga assunto durante la festa sul fiume organizzata fra le frazioni di Rosa e Carbona a San Vito al Tagliamento ieri notte. 

Ora i carabinieri della Compagnia di Pordenone, ai comandi del maggiore Marco Campaldini, indagano per l’ipotesi di reato di traffico di stupefacenti.
 
È scattata la caccia al pusher: chi ha ceduto al giovane la sostanza fatale? Era forse stata tagliata male? La posizione dello spacciatore, qualora fosse individuato, potrebbe in tal caso aggravarsi. Spetterà alla Procura valutare eventuali altre responsabilità in tal senso. 
 
Soltanto l’autopsia, che sarà disposta oggi dagli inquirenti, potrà, però, fare chiarezza sul decesso. L’inchiesta, per il momento a carico di ignoti, è stata aperta dal pm Pier Umberto Vallerin.
 
Non si sa quali sostanze psicotrope abbia ingerito il giovane e in che quantità, né se vi siano altri fattori che ne hanno provocato la morte. Federico è spirato poco dopo le 2.20 di ieri notte all’ospedale di San Vito al Tagliamento, dopo un’ora di rianimazione, purtroppo vana.
 
 
All’1.30 lo avevano accompagnato al pronto soccorso di San Vito due ragazzi, un compaesano suo amico e un altro giovane, conosciuto invece al rave party sul greto del fiume, non distante da località Quaiare. L’operaio veneto è arrivato alla festa intorno a mezzanotte con la sua automobile. Dopo poco più di un’ora è svenuto.
 
I due ragazzi hanno visto Federico accasciarsi all’improvviso, ma non avrebbero mai pensato che le sue condizioni fossero così gravi, per questo non hanno richiesto l’intervento dell’ambulanza. Del resto raggiungere la location scelta per la festa sarebbe stato difficile per un mezzo di soccorso.
 
Lo hanno caricato, privo di sensi, a bordo dell’auto e lo hanno portato subito in ospedale. Durante il tragitto dal greto del fiume all’ospedale il diciannovenne non ha mai ripreso conoscenza. 
 
Purtroppo il diciannovenne veneto non ce l’ha fatta, nonostante i medici e gli infermieri si siano prodigati in ogni possibile cura. Le sue condizioni erano gravissime.
 
 
Il decesso è stato attribuito a una sospetta overdose. È questa la causa probabile di morte indicata nel referto dal medico che ha constatato l’arresto cardiaco , dopo aver tentato invano di salvarlo per più di un’ora. 
Subito i carabinieri della stazione di San Vito hanno lanciato l’allarme e la Compagnia di Pordenone ha inviato tutte le pattuglie disponibili per circondare la zona della festa abusiva e identificare i partecipanti.
 
Tutte le strade sono state bloccate, ma la voce del malore del ragazzo si era già sparsa e così si era scatenato un fuggi fuggi generale. I partecipanti al rave si sono dati alla fuga nei boschi e per le stradine sterrate. 
 
All’alba è stato richiesto l’intervento dell’elicottero dell’Arma, che ha sorvolato la zona dall’alto per aiutare le pattuglie a scovare i fuggitivi e a rintracciare il luogo preciso della festa. I carabinieri sono riusciti, però, a fermare una cinquantina di ragazzi. Sono stati identificati tutti, nessuno aveva con sé droga. 
 
Secondo la Compagnia di Pordenone, tuttavia, i partecipanti alla festa abusiva erano in tutto 150, la maggior parte dei quali provenienti dal Veneto. Gli inviti alla festa sono pervenuti tramite il passaparola sui gruppi whatsapp e sui social network.
 
Rave party sul greto del Tagliamento
 
In queste ore i giovani saranno sentiti alla caserma del comando provinciale per riuscire a ricostruire la vicenda e individuare chi abbia ceduto la droga fatale a Federico. I due amici che lo hanno soccorso sono già stati ascoltati dagli inquirenti come persone informate sui fatti: non hanno saputo fornire indicazioni specifiche sullo spacciatore. 
 
Gli esperti informatici esamineranno con attenzione l’iPhone del ragazzo: al setaccio gli ultimi contatti, sms e telefonate. Bisognerà superare lo scoglio dell’impronta digitale per scoprire i suoi segreti. Il cellulare del ragazzo potrebbe dare molte risposte. 
 
Non si sa ancora chi siano gli organizzatori della festa abusiva in riva al fiume. Rischiano una denuncia per invasione di terreni, visto che il rave non era stato autorizzato. I residenti nella frazione di Rosa hanno sentito la musica provenire dal greto del Tagliamento ieri notte.
 
Ieri mattina, dopo la festa, il prato era cosparso di bottiglie di alcolici, confezioni di metadone e dosi di droga: alcuni partecipanti evidentemente se ne sono liberati mentre cercavano di scappare. 
 
Le perquisizioni hanno dato esito negativo. Anche l’automobile del giovane di Martellago è stata controllata dai carabinieri: a bordo non è stato trovato nulla di sospetto, tanto che non è stata posta nemmeno sotto sequestro.
 
I genitori del ragazzo, peraltro incensurato, sono stati chiamati ieri mattina all’ospedale di San Vito per il riconoscimento del corpo del figlio. 
 
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