Palazzetto, congelati i quattro milioni per il suo acquisto
CIVIDALE. L’ha fatta da padrone ancora lui, il palazzetto, habitué del confronto consiliare cividalese: è stato nuovamente fuoco di fila, dalla minoranza - nella seduta assembleare di ieri -, sul progetto che prevede il subentro del Comune alla società incaricata, finora, della gestione dell’impianto. Strali dal Pd, idem da Idv. C’era da aspettarselo, del resto: la circostanza dell’approvazione del bilancio di previsione 2013 era sede privilegiata, per non dire obbligata, per risollevare un argomento che insieme alla “spina ospedale” monopolizza il dibattito cittadino ormai da una quindicina d’anni.
«Sul documento contabile - ha esordito Rino Battocletti, capogruppo del Pd - la questione palasport pesa come un macigno. Analizzando il quadro dei mutui che si intendono contrarre si nota immediatamente l’assoluta preponderanza dell’investimento previsto per l’acquisizione di una struttura di cui - lo ribadiamo - il Comune già detiene la nuda proprietà. Un tanto a fronte della totale assenza di progettualità gestionali: riversare una massa di denaro pubblico come quella prevista (4 milioni) in un piano non supportato da proposte e linee d’indirizzo è una follia. Il rapporto con la società gestrice andava risolto in maniera diversa, tenuto conto, fra l’altro, delle gravi inadempienze della stessa».
Sulla stessa linea d’onda Carlo Monai (Idv), che ha presentato una decina di ordini del giorno per il perfezionamento degli atti del bilancio: «Il diritto di superficie non va riscattato. Ben altre sono le priorità d’intervento, nel settore dello sport. L’operazione sarebbe onerosa nell’immediato come in futuro, dal momento che il Comune dovrebbe accollarsi pure le spese di manutenzione. Ciò che bisognerebbe fare sarebbe, piuttosto, pretendere dall’amministrazione straordinaria della Sacaim il puntuale rispetto delle clausole contrattuali correlate al project financing». Resta il fatto che i famosi 4 milioni sono congelati dal patto di stabilità. Ed ecco allora l’uscita a sorpresa dell’assessore all’urbanistica Strazzolini, il quale - in linea con la maggioranza - ha una visione, sul tema, diametralmente opposta a quella dell’opposizione:
«Lanciamo a tutti i Comuni a noi confinanti - San Pietro, Torreano, Moimacco, Prepotto e Premariacco - l’invito a fondersi con la nostra municipalità: si organizzi un incontro, a breve. Sono consapevole del fatto che l’iter sarebbe lungo, ma qualora anche una sola realtà accettasse otterremmo una deroga triennale al patto». Sotto la lente di Pd e Idv sono però finiti tanti altri aspetti del bilancio. In testa la Tares, il nuovo tributo sullo smaltimento rifiuti, drasticamente lievitato rispetto alla “dismessa” Tarsu. «Più 30% - hanno ricordato sempre Monai e Cesare Costantini».
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