Palazzi, spese non pagate: scattano le ingiunzioni
PORDENONE. Da martedì entra in vigore la riforma del condominio che, tra l’altro, interviene su un tema spinoso, ovvero la morosità delle spese comuni che, sempre più frequente, si traduce in un danno anche nei confronti di chi paga regolarmente.
E’ il caso dei palazzi dove a esempio il riscaldamento è centralizzato: l’inadempienza di pochi, se non compensata attraverso spese aggiuntive degli altri residenti, porta al blocco delle forniture.
Una situazione destinata a cambiare da martedì. Le nuove norme, infatti, prevedono che l’amministratore, salvo che sia stato espressamente dispensato dall’assemblea, sia tenuto ad agire in giudizio per la riscossione forzosa delle somme dovute nei confronti dei sempre più numerosi condòmini morosi e debba farlo senza indugi. L’azione legale va intrapresa entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio nel quale il credito è compreso.
«L’amministratore - spiega Anna Tomasini, legale di Confedilizia Pordenone - senza bisogno dell’autorizzazione dell’assemblea, può ottenere un decreto di ingiunzione immediatamente esecutivo, nonostante opposizione. Se la mora nel pagamento dei contributi si sia protratta per un semestre può, inoltre, sospendere il condòmino moroso dalla fruizione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato. La nuova formulazione di legge, inoltre, contempla che l’amministratore, se interpellato, comunichi al creditore non soddisfatto del condominio i dati dei morosi e che, solo successivamente all’azione nei confronti di questi, il creditore possa agire nei confronti di quelli in regola con i pagamenti».
La riforma prevede norme stringenti anche per qualificare la figura dell’amministratore di condominio che deve avere almeno un diploma di scuola secondaria di secondo grado e frquentare periodiche attività formativa. E’ stabilito che per amministratore un condominio si deve godere dei diritti civili e non essere statui condannati per una serie di reati, tra i quali quelli contro il patrimonio. Il professionista, infine, non deve essere sottoposto a misure di prevenzione o risultare protesta.
Per illustrare i cambiamenti Confedilizia ha deciso di organizzare un “riforma-day”: martedì, dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30, Confedilizia rimarrà aperta per rispondere, a titolo gratuito, a tutte le domande telefonando ai numeri 0434.28503 e 0434.520525.
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