Palazzo di giustizia a Gorizia invaso dagli insetti

Mosche, pulci e zecche proliferavano al secondo piano per la presenza di volatili morti nel sottotetto. Avviata la bonifica

GORIZIA. Un’invasione di insetti. Mosche, ma anche pulci e probabilmente zecche. Che ronzavano insistentemente negli uffici al secondo piano dello stabile che in via Nazario Sauro ospita il Tribunale.

I dipendenti della Procura della Repubblica hanno dovuto sopportare per qualche giorno, muniti di improvvisate palette scaccia-bestie, prima dell’intervento degli addetti del Comune. Ai quali è toccata l’orrida scoperta: il proliferare fuori controllo degli insetti era causato dalla presenza di volatili morti nel sottotetto del palazzone di costruzione austroungarica.

Uno scenario che – per comprensibili ragioni igienico-sanitarie - ha costretto l’amministrazione comunale a correre ai ripari in tempi brevissimi, affidando a una ditta le operazioni di pulizia e ripristino dei locali infestati.

Il capo della Procura isontina, Caterina Ajello, aveva alzato la cornetta già a metà dello scorso mese per segnalare al Comune l’insolita e fastidiosa presenza di insetti nell’ufficio del sostituto procuratore Enrico Pavone.

A distanza di 24 ore, la situazione era già degenerata, tanto da spingere la titolare della magistratura goriziana a prendere carta e penna e inoltrare via fax una comunicazione ufficiale al Municipio, in cui si spiegava come la presenza dei fastidiosi animali si era diffusa «anche in altri uffici» e perfino in bagno, segnalando poi a stretto giro di posta «la presenza di insetti nocivi, verosimilmente pulci e zecche, di volatili presenti in vari locali di questo ufficio».

Da prassi, Ajello ha richiesto pure l’intervento dell’Azienda sanitaria per le verifiche di competenza. Ma è stato il sopralluogo degli addetti del Comune (cui compete l’ordinaria manutenzione dell’immobile di via Sauro che ospita le aule e gli uffici del Tribunale e della Procura) a rivelarsi risolutivo: spintisi fino al sottotetto della struttura, i tecnici arrivati dal vicino palazzo Attems-Santacroce hanno scoperto cumuli di rifiuti abbandonati di ogni genere («cassette di bottiglie vuote, materassi, giochi per bambini, ante di armadi», elenca la determina dirigenziale redatta dagli uffici comunali), che hanno finito per trasformarsi in casa prima e tomba poi per numerosi uccelli, trovati morti.

Giudicata la situazione «potenzialmente pericolosa per la salute pubblica», l’amministrazione comunale ha deliberato con urgenza di affidare a una ditta specializzata l’intervento di asporto dei rifiuti, sanificazione e pulizia dei locali infestati, stanziando poco più di 5mila euro.

E’ l’ennesima problematica che riguarda l’ammalorato edificio che ospita gli uffici giudiziari, da tempo immemore alle prese con danni visibili a occhio nudo da chi transita per via Sauro: da ormai oltre un anno il marciapiede che costeggia il palazzo è impraticabile, protetto da transenne che obbligano i pedoni a spostarsi sul versante opposto della carreggiata. Il motivo? Calcinacci e porzioni di intonaco pericolanti, che si staccano inesorabilmente dalla facciata dello stabile.

Un progetto preliminare per la sistemazione del palazzo era stato redatto ancora sette anni fa dal Comune, che ipotizzava uno stanziamento di almeno 2 milioni di euro per riqualificare l’immobile. Stando a quanto riportato nel piano triennale delle opere pubbliche, approvato nelle scorse settimane dal consiglio comunale, la progettazione degli interventi potrebbe essere portata a compimento entro l’anno, con i lavori che potrebbero essere messi in cantiere – fatto salvo l’ottenimento dei contributi – entro il 2015.

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