Palazzo Molin Vianello sarà trasformato in casa della cultura

Dalla Regione i fondi per ristrutturare la dimora patrizia Diventerà polo per mostre, appuntamenti ed eventi



Sarà il salotto buono della città. Palazzo Molin Vianello l’unico edificio che per storia e stile si presta a diventare contenitore di cultura e storia (al primo piano ospita una delle più belle sale di rappresentanza presenti a Latisana) nel 2019 dopo un intervento di ristrutturazione sarà il nuovo fulcro per eventi e appuntamenti grazie a un contributo concesso in sede di approvazione della legge di stabilità dalla Regione, attraverso i piani territoriali Uti.

Si tratta di un primo impegno economico di 100 mila euro per iniziare a mettere mano a un palazzo catalogato nel registro del patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia come risalente al XVII secolo.

Casa patrizia dei signori Danieli (il retro del palazzo era un’unica corte interna), negli anni Cinquanta al piano terra ospitò prima l’ufficio postale e successivamente un deposito di mobili per un negozio di Latisana. Solo alla fine degli anni Sessanta lo comprò il Comune per intervenire drasticamente a distanza di qualche anno con un recupero totale del palazzo: da un’ala furono ricavati una quindicina di alloggi mentre la parte centrale del palazzo restò di uso pubblico, con il salone di rappresentanza sottoposto particolari interventi con la collaborazione della Sovraintendenza alle belle arti nel tentativo di salvare gli affreschi presenti, attribuiti alla scuola bolognese degli inizi del Settecento.

Diventò anche sede alla biblioteca, fino al trasloco al centro Polifunzionale, una volta completata la sua costruzione. Negli anni Novanta durante i lavori di ristrutturazione della sala consiliare del municipio, lo stanzone al piano terra ospitò le sedute dell’assemblea comunale, prima di essere assegnato alla sua destinazione attuale, sede della Pro Latisana, dell’ufficio di Informazioni e accoglienza turistica e anche della Scuola Comunale di Musica.

Nel 2004 il Comune mise mano allo storico edificio con un mini-intervento di maquillage, per sistemare l’interno degli uffici e la facciata esterna del palazzo, che presentava alcune crepe. Da un po’ di tempo necessita però di alcune azioni urgenti di manutenzione che nel 2019 saranno attuate con i fondi concessi qualche settimana fa dalla Regione e poi la sua nuova destinazione culturale sarà decisa dal Comune nell’ambito di un più vasto programma di riassegnazione degli spazi comunali. —





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