Palline da tennis sotto le sedie per non fare rumore in classe

Palline da tennis al posto dei classici feltrini per le sedie. Ecco lo stratagemma escogitato dall’Istituto comprensivo di Tavagnacco per evitare i rumori e, allo stesso tempo, tenere curato l’ambiente scolastico.
L’idea è nata da alcuni alunni delle medie che avevano già sperimentato il metodo qualche anno prima, alla scuola primaria. Maria Letizia Craighero, insegnante di tecnologia, ha così deciso di riproporlo. Si è messa in contatto con il Modus tennis club di Tarcento e, dopo aver ottenuto l’ok dal responsabile del servizio protezione e prevenzione della scuola, ha dato inizio all’iniziativa.
«Con le numerose palline da tennis usate che abbiamo ricevuto, siamo riusciti a proporre un’interessante modifica delle sedie di un’aula di classe prima della scuola secondaria a Feletto Umberto – commenta -. Gli studenti, davanti alla novità, erano contentissimi: non appena hanno visto il materiale si sono messi subito al lavoro».
La scuola media, quest’estate, è stata oggetto di un’importante ristrutturazione: ora studenti e insegnanti hanno a disposizione «un vero e proprio gioiello che necessita di cura e attenzione». I nuovi e colorati pavimenti gommati possono rovinarsi con il continuo “strisciare” delle sedie «e così si è pensato di posizionare sotto a ogni gamba una pallina da tennis, forata in precedenza, come speciale feltrino protettivo – aggiunge la professoressa –. La soluzione giova molto anche come anti-rumore».
I ragazzi, infatti, durante le lezioni si muovono sulla sedia e lo stridere delle gambe delle sedie sul pavimento può disturbare. In questo modo gli insegnanti non dovranno più patire il rumore continuo e i bambini si sentiranno più liberi di muoversi.
Ma c’è un altro aspetto che la professoressa vuole sottolineare. «A volte vicino ai rivestimenti delle palline si crea una specie di batuffolo di polvere – dice ancora Craighero –: i ragazzi sono responsabili delle loro sedie e hanno il compito di tenere pulita la classe rimuovendo quel residuo. È un’iniziativa, quindi, che ha come obiettivo anche quello di far crescere i cittadini di domani: quel piccolo incarico di manutenzione ordinaria giova infatti alla costruzione di un senso civico per la cura degli spazi comuni».
La collaborazione con il Modus tennis club di Daria Biasizzo, dopo questo primo passo, non si ferma. L’intenzione è di espandere in tutte le aule il messaggio ecologico del progetto.
«Le palline che ci consegnano, dopo essere state usate nei tornei, finirebbero nel cestino. In questo modo, invece, sono riciclate per un uso diverso – riferisce infine l’insegnante –. Il club ci ha già assicurato che entro settembre ne arriveranno 3 mila con cui riusciremo a “coprire” tutte le sedie della scuola secondaria di primo grado». –
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