Paola Cimolai ufficializza la separazione da Zoppas

A 4 mesi dal matrimonio, la pordenonese deposita l’istanza in tribunale a Treviso. «Fatti tali da rendere intollerabile la convivenza». Nessuna richiesta economica.

PORDENONE. Matrimonio finito per la coppia Cimolai-Zoppas: fiori d’arancio il 21 maggio e separazione in tribunale il prossimo 15 dicembre. Salvo retromarce per un improvviso ritorno di fiamma, la storia avrà i titoli di coda in zona presepe davanti al giudice Clarissa Di Tulli, nella Marca trevigiana. Paola Cimolai primogenita del re dell’acciaio pordenonese Luigi ha depositato ricorso per separazione giudiziale al tribunale di Treviso assistita dall’avvocato Sandro De Nardi.

La notizia è stata lanciata ieri, dal nuovo Tg “Free” di Pordenone che è nel palinsesto di “Canale 17”: ha dettagliato la ragione del crack sentimentale. «I motivi sono fatti tali da rendere intollerabile la prosecuzione della convivenza». La Cimolai, tanto per entrare sul “cotè” dei patrimoni in gioco, non ha presentato richiesta economica a Matteo Zoppas, giovane rampollo della dinastia Zanussi-Zoppas che ha scritto le pagine della storia industriale nel Dopoguerra, in provincia.

Dopo due mesi, nozze naufragate. Sul sito-web Dagospia voci insistenti davano per finita l’unione, a metà luglio. Il 21 maggio scorso, la coppia più charmant e ricca di Conegliano si era giurata amore eterno davanti a 400 invitati, nel duomo di Spilimbergo. Nozze da favola, con luna di miele nell’Africa del Sud di tre settimane. «Pare che la Cimolai sia tornata a vivere dalla mamma a Pordenone – ritmavano l’epilogo le gole profonde di Dagospia - e che abbia in programma di partire per la Cina. E Matteo? Definito dai tabloid l’imprenditore meno mondano della penisola, pare sia stato avvistato nei locali mondani di Milano». Le cause? Tante “ciacole” a Conegliano, ma nulla trapela di ufficiale.

La favola dell’amore per sempre («Mi occuperò di te Paola» aveva giurato a Dio e agli uomini il bel Matteo sull’altare) si è infranta. Separati di fatto, tanti “fan” della coppia avevano acceso ceri e voti sulla riconciliazione. Perché lei aveva confessato «Adoro Matteo»: il video su Youtube è un’intervista a cuore aperto, prima delle nozze. E per lui: «Una scelta ponderata e affetto profondo». Pare che una brutta storia abbia messo benzina all’addio, ma la realtà non è Beutiful e la soap-opera della coppia ha molte versioni di fantasia popolare intrecciata a pettegolezzi.

Le nozze da favola con reportage esclusivo sul rotocalco “Chi” hanno avuto tanti ospiti vip. La “jeunesse doreé” del triveneto e star dello show-biz economico-politico-sportivo come Martina Mondadori, Alessandro Benetton, Deborah Compagnoni, Giancarlo Galan, Lorenzo Riva avevano tirato tardi a Villa Sospisio, nel “buen retiro” a San Quirino della mamma di Paola. Fuochi d’artificio a mezzanotte e balli fino all’alba, per fare la storia di un amore che ha fatto sognare. Era stato il terzo “marriage a la mode” di primavera.

Le nozze a Spilimbergo avevano il fascino elegante della “dinasty friulana”: alto tasso di tradizione e dosi massicce di semplicità-chic, che fanno stile e tendenza. E’ durato poco. Il prossimo stop potrebbe essere davanti alla Sacra Rota, in Vaticano.

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