Paolo Bosco ordinato sacerdote La prima messa nel suo paese

Comunità parrocchiale in festa ieri a San Giorgio di Nogaro, per la prima messa di don Paolo Bosco, il giovane sangiorgino ordinato sacerdote il 14 dicembre a Rende, in provincia di Cosenza. A don Paolo, che ha 36 anni, il vescovo di Cosenza ha già assegnato l’incarico di viceparroco a Rogliano (sempre nella provincia cosentina), dove resterà fino a giugno, dopo gli verrà assegnata un’altra destinazione, ma difficilmente potrebbe essere in Friuli.
Ieri alle 11.15 la celebrazione in Duomo con accanto monsignor Igino Schiff, parroco di San Giorgio e coordinatore di diverse parrocchie nonché vicario foraneo nella Bassa friulana, e ad altri sacerdoti e diaconi del territorio, davanti alla sua famiglia e alla sua gente accorsa numerosa per assistere alla sua prima messa. Come ha ricordato monsignor Schiff, don Paolo ha iniziato il suo percorso a San Giorgio all’interno del movimento neocatecumenale, che poi lo ha portato a frequentare il seminario Redemptoris Mater di Cosenza: il 14 dicembre è stato ordinato sacerdote assieme ad altri tre giovani, nella chiesa di San Carlo Borromeo a Rende, davanti alle autorità religiose e istituzionali. Emozionato, ma sereno, don Paolo ha preso la parola, «ringrazio tutti, dalla mia famiglia a quanti mi sono stati vicini e che mi hanno seguito in questo percorso». «San Giorgio lo ha accolto per la sua prima messa – ha detto monsignor Igino Schiff –, una messa fortemente partecipata, dove ha manifestato l’impegno di servizio a favore della comunità in cui andrà a operare». Momenti ricchi di significato sottolineati anche dal sindaco Roberto Mattiussi che dal pulpito ha fatto gli auguri e si è congratulato con il neosacerdote, «che avendo ricevuto il dono della chiamata, oggi (ieri per chi legge) conferma la sua scelta dando una svolta alla propria vita, iniziando un percorso di servizio alla comunità, la sua comunità, alla sua gente che gli sta mostrando, con la gremita presenza, concretamente vicinanza, condivisione e affetto. Grazie per il coraggio della sua scelta – ha detto il sindaco –, perché ha trovato in questo tempo così arduo, le motivazioni per le quali vale ancora la pena di mettersi al servizio del bene comune, al servizio degli altri. Auguri don Paolo, per un apostolato fertile, non scoraggiarti mai e che il Signore illumini il tuo cammino».
Don Paolo appartiene a una della famiglie storiche di San Giorgio, i Bosco. La famiglia della madre Clara (il papà è morto una decina di anni fa), fortemente religiosa, i Verzegnassi di Nogaro, hanno già avuto un sacerdote in famiglia: don Paolo Verzegnassi, prete illuminato dal grande spessore culturale. Don Paolo Bosco ha sempre frequentato l’oratorio e dopo il diploma all’Itc Zanon, ha iniziato a lavorare nella zona industriale, ma, come afferma la madre, non è mai riuscito a trovare un suo spazio, il suo posto. Finché ha capito qual era la sua strada: la chiesa. —
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