Pappagallo salvato dai pompieri FOTO
CORDENONS. E’ la mascotte dell’officina e si chiama Bruno. E’ un pappagallo “ararauna”, la specie di ara più nota e più diffusa: colore e dimensioni, docilità e tranquillità la rendono eccellente come animale da compagnia, ma anche come giocoliere circense. Della famiglia degli psittacidi, è un uccello molto bello per forma e colori, longevo e molto robusto, è uno dei pappagalli di maggiore taglia, con i suoi 88 centimetri, grazie anche alla lunga coda.
Bruno ha meno di un anno e appartiene, dallo scorso autunno, a Gianluca ed Erica D’Andrea, titolari della Omeg snc di Cordenons, officina di lavorazioni meccaniche con sede in via Taiedo.
L’altra sera Bruno, che vive libero, non in gabbia, ha provato a volare e ce l’ha fatta. Non solo, l’ha infatti combinata grossa. E’ salito fino a 15 metri di altezza, poggiandosi sul ramo di un albero dal quale, poi, non è riuscito a scendere. Perché la stanchezza ha preso il sopravvento, anche a causa della temperatura.
Il pappagallo Bruno ha cominciato a chiamare Gianluca ed Erica, una richiesta d’aiuto che i padroni hanno colto, tentando di tutto per farlo scendere e tornare dentro l’officina, dove ormai conosce tutti e tutti chiama per nome. Ha passato la notte sull’albero e ieri mattina era ancora lì. Alla vista della coppia, l’ha nuovamente chiamata, ma i tentativi di farlo scendere sono stati vani.
«Ormai le forze venivano meno», racconta Erica, «nonostante la nostra insistenza». A quel punto è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Pordenone che, utilizzando l’autoscala, sono saliti a 15 metri di altezza e l’hanno recuperato. «Non mangiava né beveva da un giorno: quando resta lontano dal padrone il pappagallo tende ad autodistruggersi, si lascia morire». E, infatti, aveva cominciato, prima dell’arrivo dei vigili del fuoco, a strapparsi le piume.
«Grazie ai vigili del fuoco», ci tiene a rendere pubblico Erica D’Andrea, «senza di loro chissà che fine avrebbe fatto Bruno».
L’intervento dei pompieri si è chiuso con la riconsegna del pappagallo ai proprietari. Come ha trascorso le ore successive? «Dormendo, aveva bisogno di recuperare dopo questa disavventura».
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