Parcheggi a Pordenone, rivolta contro i costi “occulti”
PORDENONE. Prezzi alti sotto tiro – dei commercianti in primis – ma anche effetti non calcolati, ovvero “tassa occulte” che, come tali, hanno bisogno di un correttivo. I “difetti” contenuti nella delibera sul piano della sosta, che la giunta comunale ha approvato, andranno rivisti. L’amministrazione lo sa e probabilmente approfitterà delle modifiche richieste dagli imprenditori del commercio per mettervi mano. Anche se non sempre i correttivi sono semplici da attuare.
La tassa del quarto d’ora. I commercianti riferiscono le lamentele dei loro clienti. Chi ha fretta e si deve fermare un quarto d’ora per ritirare un prodotto, si reca nei parcheggi a ridosso dell’area pedonale, dove il costo orario è di 1,6 euro l’ora. «L’importo minimo – hanno denunciato i commercianti – è cinquanta centesimi» che, se si considera il tempo reale utilizzato (il quarto d’ora appunto) fa salire il costo orario a 2 euro l’ora. Chi meno si ferma, insomma, più paga.
Tariffa indifferenziata. Si paga più di ciò che si consuma anche nei multipiano dove allo scattare del primo minuto della seconda ora l’automobilista deve pagare l’ora per intero: un’ora e un minuto? Ottanta centesimi. Un’ora e mezza? Sempre ottanta centesimi. Due ore? Sempre ottanta centesimi.
Multe salate. Lo stesso principio vale per chi paga il ticket preventivamente – questo vale per i parcheggi su strada o per i multipiano in cui ci sono parcometri e non le sbarre – e non sa quanto realmente si fermerà. Se la sosta è inferiore al tempo di utilizzo paga in più.
Se la sosta è superiore il più delle volte l’automobilista si trova una contravvenzione di 25 euro sul parabrezza. In altre realtà se si sfora la sosta si può rimediare pagando la differenza.
Abbonamenti. Esiste il diurno dalle 7 a mezzanotte (dalle 2 alle 5 al Candiani) e il notturno che prevede la copertura “h 24”. Secondo gli utenti, specialmente pendolari che arrivano e si muovono dalla città col treno, manca un abbonamento per la fascia notturna. Se il diurno è passato da 15 a 20 euro, chi ha necessità di lasciare l’auto la notte, da 15 euro si è ritrovato a pagarne 60.
Su questo punto l’assessore Nicola Conficoni è stato chiaro: «Finché abbiamo potuto vi abbiamo garantito un garage a 15 euro il mese. Oggi non possiamo più permettercerlo». Per quel che riguarda gli abbonamenti c’è anche un altro elemento da “aggiustare”.
Chi ottoscrive il diurno nelle strutture automatizzate non può permettersi di sforare. Dopo la mezzanotte l’auto non diventa una zucca, ma resta “prigioniera” nel parcheggio. Dove non c’è la sbarra, invece, si possono evadere facilmente le ore notturne. Nessuno controlla di notte.
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