Parco Pradulin è una discarica Scatta la protesta dei residenti

CERVIGNANO
Cittadini e opposizione puntano il dito contro lo stato d’incuria che, dopo tanti anni, ancora caratterizza il parco Pradulin, una delle aree verdi più belle della cittadina friulana. I cervignanesi rivogliono il parco così com’era un tempo, un ambiente incontaminato e di rara bellezza. L’annoso problema non è stato ancora risolto. «Una delle zone più suggestive di Cervignano – si lamentano i residenti – è diventata terra di nessuno. La vegetazione incolta, le erbacce e la sporcizia la fanno da padrone».
Il capogruppo della lista di opposizione Uniti per Cervignano, Giovanni Di Meglio, si fa portavoce del malcontento. «Siamo arrabbiatissimi – le sue parole – non si può abbandonare una zona così importante e bella della nostra cittadina. È ora che chi di dovere, Regione o amministrazione comunale, si prenda le proprie responsabilità e sistemi il parco. È necessario investire nella gestione, nelle attrezzature e anche sulla sicurezza del parco, anziché spendere soldi pubblici sull’irrealizzabile progetto della caserma Monte Pasubio. Per una sistemazione di questa zona verde basterebbe soltanto buona volontà e i tempi potrebbero essere limitati. Cervignano ha bisogno di parchi attrezzati per famiglie e turisti di passaggio».
«Visto che in questi giorni si parla tanto di cicloturismo – aggiunge Di Meglio –, non capisco perché chi di dovere non prenda in considerazione anche il passaggio di questo storico angolo della nostra cittadina. Ora basta, sono decenni che si continua a parlare ma nessuno fa nulla. Adesso vogliamo i fatti».
Lo scorso anno, una svolta, dopo 20 anni, c’era stata. La Regione aveva attuato una prima verifica tecnica all’interno del parco del Pradulin.
L’obiettivo era avviare alcune opere migliorative per garantire la fruibilità e l’accesso al pubblico. Era stato effettuato un primo intervento di pulizia. Ovviamente non basta. Il parco è stato abbandonato per tanti, troppi anni. A questo punto, dopo un’indispensabile e purtroppo onerosa messa in sicurezza, si rende necessario anche un ripensamento generale della funzione e della destinazione dei parchi e dei manufatti realizzati al loro interno, visto che la natura si è praticamente riappropriata delle aree verdi.
Marina Buda, vicesindaco di Cervignano, interpellata, ricorda che la gestione del parco è di competenza della Regione e, prima ancora, della Provincia di Udine. «Recentemente c’è stato un primo incontro e un sopralluogo, cui hanno partecipato Regione e Comune – spiega Buda –. Il fine era di verificare la situazione, che effettivamente va affrontata prima possibile. Sono stati programmati alcuni interventi per recuperare il parco e restituirlo alla cittadina, proprio nell’ottica di uno sviluppo integrato e quella rete cicloturistica che stiamo cercando di favorire». —
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