Parla anche udinese lo smartphone da polso pronto a sfondare
UDINE. “Parla” anche udinese l’Apple watch, lo smartphone da polso pronto a iniziare una nuova rivoluzione tecnologica e a divenire l’oggetto del desiderio di molti. Dal 26 giugno sarà in vendita in Italia.
Per il nuovo nato di casa Apple stavolta è stata un’azienda udinese, la OverIT, a realizzare nuove App specifiche per supportare le attività di tecnici nel settore della manutenzione.
A Milano il 29 e 30 giugno Apple e OverIT presenteranno il nuovo prodotto alle più grandi aziende del nostro Paese. A capo della OverIT c’è Marco Zanuttini, fondatore, presidente e amministratore delegato.
«La nostra azienda – spiega Zanuttini –, nata tra Udine e Fiume Veneto e che oggi ha sedi oltre che a Milano, Roma e a San Paolo in Brasile, da oltre 15 anni si occupa di information technology. Siamo gli esperti delle soluzioni di mobilità e siamo concentrati da sempre nel supportare le aziende a mobilizzare i propri processi».
«La OverIT è leader nelle applicazioni per la manutenzione – spiega l’ad – per cui abbiamo dato a questo innovativo strumento tutto il necessario per una delle componenti più importanti in questo settore: la sicurezza».
«L’Apple watch – spiega per esempio Zanuttini – è in grado di misurare i parametri vitali. Noi in base a questa funzionalità messa a disposizione da Apple abbiamo realizzato una App che consente di monitorare il battito cardiaco del manutentore che lo indossa. In caso di brusco abbassamento o accelerazione delle pulsazioni, causate ad esempio da un’improvvisa scarica elettrica, si attiva un sistema che provvede ad allertare colleghi, soccorsi e centrale operativa».
In pratica, il colosso americano mette a disposizione le funzionalità nel suo prodotto che, grazie alle App di OverIT, vengono potenziate. Grazie alle nostre App – chiosa – siamo riusciti a sfruttare al meglio le potenzialità del nuovo Apple watch, nel settore che ci interessava ovvero quello delle manutenzioni».
OverIT comunque non è nuova a partnership con colossi della tecnologia mondiale: lo scorso anno a Bruxelles ha presentato le sue innovative applicazioni per i Google glass, gli speciali occhiali sviluppati dal colosso californiano che, grazie ad un visore integrato, sono in grado di aggiungere informazioni virtuali alla realtà che in quel preciso momento stiamo guardando.
Obiettivi di prestigio centrati dall’azienda che dal 2004 fa parte del gruppo Engineering e che a detta del suo fondatore «valgono doppio per il fatto di essere una realtà collocata in un contesto certamente non favorevole.
«Stiamo cercando di portare la nostra capacità innovativa competendo con le aziende della silicon valley. Ma mentre le aziende californiane hanno alle spalle un solido sistema Paese che funziona e aiuta le aziende innovative, noi come italiani ma anche come europei, non abbiamo politiche economico-finanziarie che sostengano le aziende».
Alla OverIT comunque un valore aggiunto c’è: «La maggior parte del nostro personale proviene delle province di Udine e Pordenone, gente molto preparata dalle ottime università della nostra regione. Un’azienda come la nostra consente a persone laureate in regione di poter sviluppare la propria carriera qui senza doversi trasferire lontano per poter trovare aziende ad alto contenuto tecnologico».
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