Parla Serracchiani: «Sagra dei osei, serve il dialogo»

Sacile, il governatore: «Comprendo le ragioni degli animalisti. Ma le tradizioni secolari si modificano solo parlando»

SACILE. Sagra dei osei: Debora Serracchiani sta con gli animalisti. E difende anche la tradizione della secolare kermesse. Come dire cuore che batte “verde” e ragione amministrativa forte, per tutelare i diritti di tutti a Sacile. Ieri sera, la tempesta di twitter del popolo “no-sagra”, ha lanciato l’appello al governatore del Friuli.

Il “twitter storm” ha posto una richiesta precisa. «Chiediamo l'abolizione della Sagra dei osei – Massimo Lo Scavo e Daniela Galeota hanno twittato con gli alleati di Lac, Lav e altri –. A Serracchiani lanciamo l’appello per una presa di posizione contro la sagra. Un crescente movimento di opinione, fatto di associazioni, attivisti e singoli cittadini, ne reclama da tempo l'abolizione: per tutelare i diritti animali”.

Il presidente Fvg ha risposto. «È legittimo organizzarsi e fare pressione per raggiungere un obiettivo in cui si crede, come fanno gli animalisti per abolire la sagra dei Osei – ha postato Serracchiani –. L’unica via per modificare abitudini e tradizioni secolari di larga adesione popolare, è agire sull’opinione pubblica. Anche se personalmente posso comprendere le ragioni degli attivisti, tuttavia la Regione deve tener conto del fatto che questa sagra si svolge del tutto nella legalità, il cui rispetto è garantito con diversi livelli di controllo».

Il dettaglio è sulle gabbie della kermesse agostana. «Gli uccellini – ha concluso il presidente regionale – sono una parte sempre più circoscritta dell’evento. Che è anche una festa di fiori, piante, enogastronomia, per partecipare alla quale arrivano visitatori da molti paesi».

Gli animalisti vanno avanti, con il pressing mediatico. La petizione on line ha superato il tetto di 2.500 firme no-sagra: saranno consegnate in municipio, prima di Ferragosto. “Conto alla rovescia alla manifestazione nazionale contro la Sagra dei osei di Sacile e contro tutte le fiere ornitologico venatorie – ha fatto memoria sull’evento, ieri, Lo Scavo –. Ricordiamo che la sagra avrà luogo, come tutti gli anni, la prima domenica dopo ferragosto (18 agosto nel caso dell'edizione 2013). La nostra intenzione è di ritrovarci numerosi in piazza del Popolo sabato, per chiedere a gran voce che nel 2013 non abbia luogo. E che la Sagra dei osei liventina sia archiviata per sempre. Tutto questo è possibile solamente giocando d'anticipo, prima del 18 agosto».

Il sit-in anticipato è l’ennesimo segnale di chi vuole aprire le gabbie. Dopo il contro-manifesto firmato dalle sigle animaliste sulla silhouette di una colomba della pace con le ali tagliate, gli animalisti scendono in piazza. «Come saremo accolti sabato a Sacile? – si chiedono nel profilo Facebook –. È un’incognita e non è nemmeno da escludere la possibilità di trovarci difronte una piazza desolatamente vuota. Questo potrebbe essere un modo per cercare di isolarci, facendoci credere di essere soli nella protesta».

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