Parmalat scommette tre milioni su Latterie Friulane
UDINE. Un anno è passato da quando Parmalat ha rilevato Latterie friulane dando una prospettiva allo stabilimento lattiero-caseario vittima di una crisi che all’inizio del 2015 pareva ormai giunta a un punto di non ritorno.
Rilevato lo stabilimento, pagati i debiti, assorbiti i lavoratori - oggi in forze se ne contano 96 - il colosso lattiero-caseario ha iniziato a programmare il rilancio dello stabilimento produttivo che rappresenta un fondamentale pezzo di storia economica del Friuli così come un partner irrinunciabile per 2.000 allevatori della regione. I primi risultati s’iniziano a toccare con mano oggi.
A 12 mesi di distanza dall’ingresso di Parmalat a Campoformido, dove sono stati riavviati reparti produttivi, vedi yogurt, mozzarella e ricotta (realizzata anche con il siero di Montasio e presto commercializzata in modo distintivo), con importanti investimenti e con progetti di esportazioni che non si limitano al Veneto ma guardano addirittura a Canada e Stati Uniti.
Il direttore generale di Parmalat Italia, Luigi Del Monaco, punta in particolare al mercato a stelle e strisce per il futuro sviluppo del formaggio Montasio dop. Freccia all’arco del comparto agroalimentare regionale di fatto mai scoccata. «E’ un prodotto eccezionalmente nuovo che non è però stato valorizzato a sufficienza.
Il nostro obiettivo è alzare sensibilmente l’asticella delle esportazioni di Montasio, ma anche di distribuire mozzarelle e yogurt, specie biologico, fuori dal Fvg, cosa che in parte stiamo facendo sia in Campania che in Lazio dove questi prodotti sono già venduti».
Del Monaco l’ha detto ieri a margine di una convention che Parmalat Italia ha svolto all’interno dello stadio Friuli Dacia Arena, ancora una volta contenitore di un grande evento non sportivo.
«Abbiamo riunito qui i 220 agenti commerciali che operano in Italia per fargli visitare lo stabilimento di Campoformido, fargli assaggiare i prodotti e illustrargli il progetto industriale», ha spiegato Del Monaco annunciando investimenti per 3 milioni di euro. In parte già utilizzati per riattivare le linee di produzione di mozzarella e yogurt e «per riportare tutta una serie di produzioni fatte all’estero o per conto terzi. Abbiamo riportato a Campoformido la produzione di mozzarelle industriali e per pizza, riattivato canali d’ingrosso che vendevano Montasio all’estero.
Nel 2015 abbiamo incrementato del 15% i volumi di latte lavorato, ma dobbiamo fare notevoli passi avanti. Lo stabilimento è ben lontano dal lavorare a regime e il nostro obiettivo è quello di arrivare nel corso dei prossimi 5 anni a un aumento del 40% dei volumi produttivi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto