Parodi: «Cucina afrodisiaca? La paella in due»
GORIZIA. Il piacere di una cucina "viva", che ha la sua gratificazione non solo nella preparazione, nel gusto, negli aspetti conviviali, ma anche nel suo inserirsi in modo armonico nella quotidianità con i propri affetti. Benedetta Parodi, attualmente impegnata su Real Time con la nuova edizione del talent show culinario "Bake Off Italia - Dolci in forno", ha appena pubblicato un nuovo libro, Ricette in famiglia, edito da Rizzoli, 407 pagine, per condividere con i lettori non soltanto tantissimi consigli, ma anche una buona parte di sé e delle cose che ama, in primo luogo la ricchezza dello stare assieme con le persone più vicine al cuore.
Il libro verrà presentato domani, alle 18 in piazza Sant’Antonio. Ecco allora oltre centocinquanta idee per i vari momenti della giornata, dalla colazione fino allo spuntino di mezzanotte, come cita la copertina. E una porta aperta sulla cascina "Il Moro", dove l'autrice e i suoi cari trascorrono gran parte dell'estate.
«Per questo libro - spiega - ho messo in campo tutta la famiglia e una serie di ricette non da chef stellati, ma che racchiudono l'atmosfera di casa».
Un libro ricco di fotografie...
«Immagini di condivisione, e naturalmente di tanti piatti veloci e super pratici. Mi piace molto fotografare quello che cucino, lo faccio io, da anni, e ormai sono attrezzatissima, anche con le luci giuste, ma sempre per ottenere un risultato naturale. È una scelta quella di non rivolgermi ai food stylist. Le loro immagini sono molto belle, intendiamoci, ma le foto hanno qualcosa di artefatto in cui non mi ritrovo, anche perché le pietanze spesso sono pronte da diverso tempo o non verranno mangiate. Mi piace invece l'idea che il piatto che sto fotografando sia vero, di lì a poco non ci sarà più perché qualcuno se lo sarà gustato».
La passione per la cucina e l'abilità ci sono sempre state?
«Ad essere sincera no. Ho sempre amato mangiare bene, ma mia madre teneva molto alla sua cucina, al suo ordine, i suoi utensili, e quindi per scoprire il piacere di stare ai fornelli, da protagonista, e anche la mia abilità, ho dovuto aspettare di avere una casa mia, una famiglia mia con cui condividerli. Ora che le mie figlie sono cresciute è bellissimo anche cucinare con loro».
Quindi non c'è nessuna foto di una giovanissima Benedetta in cucina?
«Una c'è, di quand'ero ragazza, scattata per caso, avevo sedici anni. Me la fece un mio amico fotografo, in bianco e nero, mentre ero alle prese con un risotto. Ma all'epoca davvero era il massimo che sapevo fare, anche se, certo, il risotto richiede una sua cura».
Oggi c'è una maggiore attenzione per il mangiare sano.
«Diciamo che forse, rispetto a ieri, oggi è più facile mangiare schifezze e cose dannose se non si sta attenti. Io comunque vengo da una famiglia in cui c'è sempre stata un'attenzione nell'alimentazione leggera, mia madre in questo è stata un po' una precorritrice dei tempi».
Una ricetta afrodisiaca?
«A mio parere lo è cucinare in due, è un gioco, un vero piacere, un ottimo test della complicità. Potrei suggerire la paella, che richiede una preparazione di una mezzora, un tempo abbastanza lungo da dedicarsi, e perfetta anche dal punto di vista degli ingredienti. Ma cucinata da uno solo, anche se mangiata in due, secondo me non ha lo stesso effetto».
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