Parrucchiere apre nonostante la zona rossa, arrivano i vigili e chiudono il salone: multato lui e un cliente

SPILIMBERGO. Nonostante la zona rossa e le norme che regolamentano l’attuale chiusura di attività come la sua, Biagio De Biase, parrucchiere 42enne originario di Bari e che dal 2004 gestisce il salone La vetta dei divi a Spilimbergo, ha tenuto aperta l’attività. Lo aveva annunciato la scorsa settimana e ieri ha mantenuto la parola.

Il risultato? Multa di 400 euro a lui e anche al cliente che aveva in salone. «Sanzione che non pagherò – ha commentato Biagio –. Tengo il salone aperto perché non ho soldi e una famiglia da mantenere e li ho per pagare una multa? Non credo. Mostrerò la foto del negozio chiuso alle mie figlie di 10 e 12 anni e dirò loro che il papà non può lavorare perché così vuole lo Stato.

Ma non soltanto: spiegherò alle bimbe che da oggi, sempre per decisioni del governo che non mi lascia lavorare, e così i miei colleghi, non so se riuscirò a garantire quello di cui la nostra famiglia ha bisogno». Biagio è molto amareggiato. «Mi sono indebitato per tenere aperto e per rispettare alla lettera tutte le norme anti-Covid e ora la nuova beffa del dover chiudere – ha dichiarato –. L’ho detto più volte: ogni giorno e ben prima del dilagare della pandemia noi parrucchieri, assieme ai colleghi estetisti, cerchiamo di garantire standard elevati dal punto di vista igienico e della sicurezza, con notevoli sforzi anche sul fronte economico.

Non posso pensare che, ancora una volta, siamo considerati tra i luoghi a rischio per la diffusione dei contagi. Questa situazione è assurda e fortemente penalizzante. Non so più cosa fare, ma troverò, ancora una volta, il modo per andare avanti». Biagio non proseguirà con la sua protesta pacifica. «Domani tengo chiuso – ha detto riferendosi alla giornata odierna –. Anche perché comunque la polizia locale, oltre alla multa, mi ha imposto i cinque giorni di stop dell’attività. Allo stato attuale, solamente i dipendenti statali sono davvero tutelati: chi ha investito del proprio nell’economia locale è lasciato allo sbaraglio. Anzi, per strada, come nel mio caso».

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