Parrucchiere dei vip conquista a Venezia la mostra del cinema

Sarà presentato oggi fuori concorso al Festival del cinema di Venezia “Contagion” l’ultimo film del regista Steven Soderbergh, con Matt Damon, Gwynet Paltrow, Marion Cotillard, Kate Winslet, Jude Law e Elliot Gould. Sul red carpet (tappeto rosso) sfileranno il regista e la moglie e Matt Damon e consorte, l’argentina Luciana Barroso.

A preparare le loro acconciature non solo per l’appuntamento odierno, ma anche per tutti i prossimi eventi mondani in laguna, interviste comprese, sarà il parrucchiere pordenonese Massimo, conosciuto come Max, Catalano, che da sei anni collabora con la Warner Bros America in occasione della Mostra del Cinema.

«Da dieci anni - ha raccontato - lavoro con il cinema e il mondo dello spettacolo. Sei anni fa ho avuto modo di lavorare con la truccatrice di Elisa che, poco tempo dopo, mi ha chiesto se ero interessato a lavorare per la casa di produzione». Catalano non se l’è fatto ripetere due volte e ha spedito il suo curriculum a New York: «Mi hanno chiamato - ha proseguito - e ho sostenuto un colloquio. Oltre alla professionalità, è richiesta una ottima conoscenza dell’inglese». Già, perché in una fase delicata come quella di preparazione per un red carpet mondiale, è importante anche la comunicazione con chi si occupa della preparazione dell’evento.

Catalano, in questi anni a Venezia, ha acconciato Ben Affleck e suo fratello Casey, Sandra Bullock e Tim Barton oltre a essersi già preso cura di Damon, del regista Soderbergh e delle mogli.

Il parrucchiere pordenonese, che a Venezia sarà affiancato da Alessandra, da tempo lavora con la cantante Elisa: «La seguo nei tour - ha spiegato -, ne curo l’immagine nei dischi e le apparizioni in televisioni». Nel suo curriculum anche attività in televisione.

Catalano gestisce cinque negozi di parrucchiere in provincia, uno in città e gli altri a Aviano e in Base: «Seguo i negozi e la famiglia - ha concluso - e per questo seleziono gli appuntamenti». Ma a Venezia proprio non si può dire di no.

Donatella Schettini