Partecipa a quiz tv, non può candidarsi
SPILIMBERGO. Tra i sessanta consiglieri della coalizione a sostegno della ricandidatura a sindaco di Renzo Francesconi non ci sarà Michele Zuliani, classe 1975, assicuratore, che, inserito nella lista “politica”, avrebbe dovuto rappresentare un’altra delle anime dei movimenti di centrodestra, Fratelli d’Italia, lanciata da Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa, che ha nel presidente della Provincia Alessandro Ciriani il suo referente e coordinatore per la regione.
Una scelta che, nel caso di Zuliani, ha il sapore amaro delle rinuncia motivata dalla partecipazione, insieme con il fratello gemello Fabio, venditore d’auto per una prestigiosa concessionaria, a un quiz televisivo, “The money drop”, il programma condotto da Gerry Scotti che, dopo un periodo di sosta, da lunedì scorso, è tornato nella programmazione preserale di Canale 5. Un gioco che, lo scorso anno, alla sua prima edizione ha rivoluzionato gli schemi dei tradizionali game show grazie alla presenza in studio di un milione di euro in contanti, diviso in 40 blocchetti da 25 mila euro l’uno, a disposizione dei concorrenti sin dalla prima domanda. Il meccanismo è semplice: si gioca in coppia e si ha un minuto di tempo per rispondere a ciascuna delle otto domande previste.
Ogni domanda può avere quattro, tre o due possibili risposte e la coppia deve puntare l’intero bottino su una – o più – di queste opzioni, spostando fisicamente le banconote sulle risposte che ritiene corrette. «Prima di Natale – spiega Michele Zuliani – mio fratello Fabio ha mandato la domanda di partecipazione al gioco. Dopo un colloquio telefonico siamo stati chiamati a Padova per un primo provino e la scorsa settimana siamo andati a Milano, a girare la puntata che andrà in onda la prossima settimana. Scherzando con lo staff sugli abiti da indossare, ho raccontato che era mia intenzione acquistarne una nuovo in vista della mia candidatura alle comunali e lì sono cominciati i problemi. Mi è stato spiegato che una mia apparizione in video violerebbe le regole imposte dalla par condicio che prevedono che non sia possibile comparire in televisione se non negli appositi spazi acquistati dai gruppi politici».
Par condicio che, nel caso delle comunali, è già cominciata, giovedì scorso. Andando incontro al rischio di una pesante sanzione, l’aspirante consigliere si è reso conto che per poter concorrere alle comunali avrebbe dovuto disertare il gioco tv, occasione più unica che rara. Da qui la decisione, anche per non fare un torto al fratello, di rinunciare alla candidatura. Soltanto la prossima settimana si scoprirà se ne è valsa la pena.
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