Partiti i saldi: tanta gente, pochi acquisti

Nella prima giornata gli ipermercati battono il centro storico. Numerosi clienti hanno preferito uscire dalla provincia

Via ai saldi e assalto negli outlet, ieri, con tanti pordenonesi “infedeli” in trasferta in Veneto. Numerosi quelli rimasti intrappolati nell’ingorgo al casello di Noventa di Piave, ma la corsa all’affare è partita anche in centro città. «E’ mancato il tempo di respirare» è stato il flash delle commesse nella “Bottega” in piazzetta Cavour.

Avanti adagio, sin dalla mattina, nelle gallerie dei centri commerciali e oggi bis nella domenica a carrelli pieni all’Emisfero, al Meduna e al Bennet. «Le code fuori dai negozi del centro sono un ricordo – hanno detto dalla boutique Birba’s in piazzetta - ma gli affari sono andati molto bene». Il ceto medio, tartassato da Tares, Imu e carovita, non ha risorse infinite. «Selezionano bene i prodotti – hanno detto i commessi del settore calzature -, ma qualcuno poi compra». Da Ulysses, buona la prima. «I clienti aspettavano i saldi: stiamo andando discretamente bene – ha misurato la prima giornata il titolare Giancarlo Pavan - e abbiamo un ritorno maggiore del 2012».

Il clima, lungo i corsi, non sarà quello dei grandi affari, però c’è la fila alle casse a fisarmonica da Calzedonia e Tezenis: con pochi euro si riempiono le borse e settimanali del guardaroba fino al 2014. Fuori Pordenone, nei centri commerciali, la corsa l'occasione è scattata con le mare basse, nel sabato mattina orfano della smania di shopping.

In galleria, all’Emisfero, «sconti alti, fino a al 60 per cento, ma non c’è danaro nei portafogli – hanno detto Antonio e Carmela La Manna -. Abbiamo comprato un cappotto a 40 euro da “H&M”. Poi penseremo a una carineria per il nipotino».

Il format popolare è quello: stock dei jeans a 14,99 euro il paio e camicia a 10 euro aggiunti. «Non è partita benissimo la stagione dei ribassi – ha ammesso Babora Vondiakova con Sonia Gregoris da Telly Weil -. Sembra un sabato normale: le promozioni di Natale hanno scaldato il mercato e forse la gente si è un po’ stancata».

Il cambiamento è quello che le commesse chiamano “indice di vendita”. Nel 2012 era pari a 2,5: ogni cliente, di media, acquistava 2 o 3 capi (T-shirt, pantaloni e giacca). L’indice di vendita 2013 è ridotto a 1 o 1,5: ogni cliente non va oltre un capo selezionato.

Fila alle casse da Camaieu, che ha centrato il record di 100 scontrini l’ora. «Spesa media nelle prime ore – ha contato la direttrice regionale Paola Olini – di 32, 30 euro medi. Un anno fa era stata di 4 euro in più”. Galleria semivuota nel centro Meduna, dove i barman parlano chiaro: «Ci sono tanti grandi centri, ormai, con Bennet e gli altri ipermercati aperti di recente. Ormai è una corsa a scipparsi anche i clienti residui, quelli dei saldi».

Chiara Benotti

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