Passa la manovra estiva: bagarre sulla sanità I DATI

Ok del consiglio regionale a variazioni per 71 milioni: il M5S si astiene, il centrodestra dice no. Scontro Tondo-Boem

TRIESTE. C’è lo scontro tra l’ex governatore Renzo Tondo e il consigliere democratico Vittorino Boem, con annessa difesa di Tondo del pidiellino Riccardo Riccardi. E si vede anche qualche gocciolina di sudore segnare soprattutto il capogruppo del Pd, Cristiano Shaurli, che deve anche richiamare in Aula i “suoi” durante le operazioni di voto: i numeri tra centrosinistra e centrodestra sono troppo stretti per permettersi distrazioni.

Per il resto l’assestamento di bilancio da 71 milioni, la prima manovra estiva del governo di Debora Serracchiani, scivola via senza emozioni. Le risorse maggiori (come mostra la tabella) vanno a Istruzione e Famiglia e alla fine la manovra ottiene il via libera, incassa l’astensione dei consiglieri a 5 stelle e il no del centrodestra.

Ma è in mattinata l’intervento di Tondo a far scoppiare qualche scintilla. L’ex governatore ammette anche d’essere stato frenato dalla paura di perdere consenso. «Ma almeno – sostiene l’ex presidente Fvg – noi qualcosa abbiamo fatto, voi non state facendo nulla».

«Non c’è traccia di riforma in assestamento – prosegue Tondo – perché non sapete cosa fare. Vanno prese delle decisioni subito, è vero che noi non abbiamo avuto il coraggio di farle perché eravamo in campagna elettorale, ma adesso tocca a voi». È Boem a scatenare la controffensiva: «Non accettiamo lezioni da chi ha governato per cinque anni senza fare nulla».

È Riccardi a placare Boem: «Se pensate di continuare così dimostrerete solo che Gianfranco Moretton (ex capogruppo del Pd) in confronto a voi era un dilettante».

In serata la manovra ottiene 26 sì da Pd, Cittadini e Sel, 15 no da Pdl, Lega, Misto e Autonomia responsabile e l’astensione del M5S. «È un assestamento di bilancio che ha perseguito un principio di discontinuità. Siamo solo all’inizio – è il commento di Serracchiani – e saranno altrettanto importanti le scelte sui costi della politica e l’indicazione che verrà fornita dal Consiglio e dalla giunta sugli interventi anticrisi da portare in Aula nei primi giorni di agosto».(a.bu.)

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