Pasticcio orchestra Fvg, la difesa di Gabellone: "Non era la Regione a pagarmi, i soldi arrivavano da incassi e concerti"

Chiarisce che il suo stipendio ammonta a 67 mila euro l’anno più i rimborsi spese e assicura che le sue buste paga e quelle dello staff «vengono pagate con il ricavato dei servizi offerti dall’orchestra ai Comuni». Vale a dire con gli introiti derivanti dai concerti. Massimo Gabellone, il soprintendente dell’associazione Mitteleuropa, respinge le “accuse” riassunte dal sindaco di Palmanova, Francesco Martines, nel dossier inviato al governatore, Massimiliano Fedriga, e all’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli.
«La Regione non ha mai pensato di coprire con gli 800 mila euro di contributo annuale, il costo del mio stipendio e dello staff, tant’è che il bilancio pareggia a 1 milione 300 mila euro». Il soprintendente fa questa sottolineatura per chiarire che la stessa associazione, pur essendo senza scopo di lucro, svolge un’attività commerciale e, quindi, è soggetta a fallimento. Non a caso il presidente del Consiglio direttivo, Fabio Steccherini, minaccia di portare i libri in tribunale se la Regione non stanzierà le cifre necessarie a liquidare il personale. Su questo punto torna pure il soprintendente facendo notare che «rispetto ai 350 mila euro stanziati dalla Regione il costo ammonta a 700 mila euro. Non è giusto mandare a casa 52 persone».
Gabellone non esclude la diversità di veduta con i vari presidenti che si sono susseguiti nel direttivo: «Mi sento responsabile perché questa associazione l’ho fatta io. Mi sono limitato a fare il meglio per tutelare il Consiglio direttivo». Il soprintendente chiarisce, inoltre, di aver scelto la sua assistente per la professionalità che dimostra di avere non certo per il fatto «che è la mia ex compagna: ci siamo separati nel 2005».
A riconoscere il pasticcio emerso in questi anni nella gestione dell’orchestra Mitteleuropa è il presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti, Cristiano Degano, socio fino a un anno fa dell’associazione. «L’assessore Torrenti e Gabellone mi chiesero di farne parte perché, anche per l’esperienza amministrativa che ho maturato in consiglio regionale, cercavano persone in grado di dare un contributo». Degano riconosce di aver assistito a diverse incomprensioni: «Dopo Maur – sottolinea – ho deciso di restare per senso di responsabilità, non mi pareva si fossero ancora maturate le condizioni per lasciare. Nel momento in cui la situazione si è assestata ho lasciato. Mi sono dimesso dal Direttivo e ho ritirato la partecipazione». Degano e Villotta, come tutti gli altri componenti del Consiglio direttivo, hanno operato a costo zero.
«La passione musicale che coltivo da sempre mi ha convinto a entrato nell’associazione che gestisce l’orchestra Mitteleuropa», rivela Villotta che, negli anni, ha ricoperto i ruoli di vicepresidente e consigliere. Anche il già presidente del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti, lascia intendere che la gestione dell’associazione non è mai stata facile. Ha sempre evidenziato una certa conflittualità proprio perché «non si sapeva chi comandava: il presidente o il soprintendente». Anche i giornalisti confermano che l’associazione è nata per volontà della Regione.
Le capacità professionali del soprintendente non vengono messe in dubbio da nessuno: «Senza di lui – spiega Villotta – i concerti non li facevi». Con queste parole motiva l’impiego a tempo indeterminato. In tre anni l’orchestra Mitteleuropa ha garantito 160 giorni di concerti. Illustrati i risultati ottenuti, Villotta conferma di non ricoprire più il ruolo di socio. «Sono uscito un mese fa quando la Regione ha deciso di chiudere l’associazione».
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