Patto di stabilità, 90 milioni in più ai Comuni

La giunta regionale ha introdotto nuovi finanziamenti per consentire agli enti locali una maggiore potenzialità di spesa

UDINE. Gli Enti locali del Fvg avranno uno spazio di spesa di 90 milioni di euro in più nel 2013, nel quadro del Patto di stabilità fra lo Stato e la Regione. È questa la strada condivisa oggi dall’Amministrazione regionale, sulla base di una relazione presentata in Giunta dall’assessore alle Finanze, Sandra Savino, per alleviare i vincoli posti dal Patto, che «rischiavano di bloccare l’attività e le opere messe in cantiere da Comuni e Province, con ricadute negative sull’economia del Fvg e quindi sui posti di lavoro». La Regione cederà agli Enti locali uno spazio di spesa fino a 90 milioni, secondo quanto stabilito dalla legge Finanziaria per il 2013 (legge regionale 27 del 2012, comma 4 dell’articolo 14), per dare maggiore respiro finanziario a Comuni e Province. La misura adottata oggi dalla Giunta è stata definita un «atto di responsabilità», di fronte al Patto di Stabilità. Il provvedimento si inserisce in un contesto di «forte criticità, nella situazione di stallo data dall’imminenza delle elezioni politiche, con la conseguente mancanza di interlocutori della Regione sul piano statale». La decisione presa oggi, inoltre, indica una linea di revisione del Patto di stabilità che la Regione intende proporre al Governo nazionale. L’assessore Savino ha ribadito nella sua relazione che la Regione «continuerà a battersi strenuamente per ottenere da Roma l’inversione di tendenza necessaria al rilancio dell’economia e dell’occupazione regionali».

E sarà istituito anche un tavolo tecnico con i Comuni. «Patto di stabilità, finalmente fra Regione e Comuni si comincia a fare sul serio. L’assessore regionale agli Enti locali Elio De Anna ha finalmente accolto la nostra richiesta di dare vita a un tavolo tecnico-politico». Lo sostiene il presidente Anci Mario Pezzetta spiegando al Consiglio direttivo come «ora amministratori, tecnici dei Comuni e della Regione hanno la possibilità e il luogo dove trovare le migliori soluzioni per rendere sostenibile il Patto e superare le ingessature che impediscono ai comuni di pagare anche gli stati di avanzamento delle opere pubbliche». Occorre «lavorare per scongiurare il blocco dei pagamenti dovuti dai comuni alle imprese per lavori già eseguiti, e che rischia di determinare il fallimento di decine di imprese specie nel settore costruzioni. Solo con il confronto fra legislatore e amministratori locali - ha detto Pezzetta - sarà possibile trovare le migliori soluzioni. Mi auguro che ora ci si metta subito al lavoro, i tempi sono davvero stretti».

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