Patto di stabilità, la giunta regionale rivede le spese

Verifica entro settembre del pagamento dei debiti da parte dei Comuni per assegnare nuove possibilità di manovra

UDINE. La giunta accelera sul Patto di stabilità per Comuni e Province. Agli enti locali servono circa 114 milioni – 90 ai Comuni e 24 alle Province – di spazi finanziari, cioè libertà di spesa per dare, su tutto, ossigeno alle imprese e pagare le opere già realizzate.

Spazi che vanno verificati e ridistribuiti tra gli enti che devono ancora saldare i propri debiti. Per rimettere a disposizione quegli spazi la giunta ieri, su indicazione dell’assessore alle Autonomie locali Paolo Panontin, ha stabilito che il monitoraggio tra gli enti locali dovrà essere effettuato con rapidità, nelle intenzioni entro settembre e quindi con un mese d’anticipo rispetto alle prime indicazioni.

«Abbiamo approvato un preciso atto politico che comunica alla struttura regionale la necessità di essere più celeri nel monitoraggio perché – spiega Panontin – se le verifiche non saranno attuate orientativamente entro fine settembre tutto il lavoro potrebbe risultare vano. Si rischierebbe di non avere il tempo per riassegnare gli spazi ai Comuni e di non mettere questi ultimi nelle condizioni di spendere. Dobbiamo evitare di ricadere nella situazione dell’anno scorso quando si buttarono circa 80 milioni».

I Comuni pagheranno i debiti

Le direzioni a dover lavorare gomito a gomito saranno soprattutto quelle alle Finanze e alle Autonomie locali, così da analizzare quali siano gli spazi non utilizzati e come ricollocarli tra i Comuni. Ma Panontin ha anche comunicato alla giunta che attraverso le possibilità di spesa che si riapriranno sarà possibile pagare solo il pregresso, cioè solo i debiti.

Non, come aveva proposto l’assessore al Consiglio delle Autonomie (Cal), anche eventuali opere o forniture di beni urgenti. Il Cal ha detto no, perché in quel modo si aprirebbero meno spazi per quegli enti con ancora debiti da pagare.

Sconto carburanti fino a ottobre

L’esecutivo, su proposta dell’assessore Sara Vito, ha deciso anche la proroga fino al 31 ottobre di benzina e gasolio a prezzo agevolato. Lo sconto continuerà a essere di 14 centesimi al litro sulla benzina e di 9 sul gasolio e di 21 sulla benzina e 14 sul gasolio per i Comuni montani o parzialmente montani.

Agevolazioni per gli agricoltori

Viste le temperature elevate e l’assenza di pioggia gli agricoltori hanno dovuto effettuare un numero straordinario di interventi irrigui sulle culture, ricorrendo alle scorte di gasolio agevolato per l’agricoltura. La giunta ha quindi stabilito un’ulteriore assegnazione di carburante agevolato per gli agricoltori.

Nuovo sistema per i tirocini

Dopo l’incontro tra la presidente Fvg Debora Serracchiani e il ministro al Lavoro Enrico Giovannini, l’esecutivo ha avviato l’elaborazione di un regolamento regionale per i tirocini. È stato stabilito che a promuovere i tirocini potranno essere: gli enti di formazione accreditati dalla Regione, le università, gli istituti superiori di grado universitario, le istituzioni di alta formazione artistica e musicale, i servizi del Lavoro delle Province, le scuole dall’anno scolastico 2014/15, gli istituti tecnici superiori, i servizi di integrazione lavorativa e le cooperative sociali.

Sono stati inoltre previsti nel testo i tempi minimi e massimi di svolgimento del tirocinio, a seconda della complessità delle attività formative. L’indennità di partecipazione non potrà essere inferiore ai 500 euro mensili rispetto a un impegno del tirocinante, in rapporto alla complessità del progetto formativo, di un massimo di 40 ore settimanali.

L’indennità può diminuire proporzionalmente all’impegno formativo settimanale fino a un minimo di 300 euro lordi mensili. Il regolamento passerà al vaglio della Commissione regionale per il Lavoro.

Autorizzate 189 case di riposo

Su indicazione dell’assessore alla Salute Maria Sandra Telesca la giunta ha anche approvato l’elenco delle case di riposo autorizzate. Che sono 189 per un totale di 10.918 posti letto, di cui 6.397 per non autosufficienti.

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