Patto per l’Autonomia: «Nessuna indicazione di voto»

Il segretario regionale del Patto per l’Autonomia, Massimo Moretuzzo, non dà alcuna indicazione di voto nella sfida a sindaco tra Vincenzo Martines e Pietro Fontanini ma una “frangia udinese” lancia l’appello a favore del candidato di centro sinistra.
«Non vogliamo consegnare la nostra città medaglia d’oro al valore militare per la Resistenza in mano ai fascisti». Così ha tuonato ieri in conferenza stampa Carletto Rizzi intervenuto insieme con Paolo Fontanelli e a Mariateresa Morretta. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe stato l’accordo tra Fontanini e Stefano Salmè, segretario di Fiamma nazionale, anche lui in pista nella prima tornata elettorale con due liste civiche. «Pur consci del sostegno dato da Fontanini – hanno spiegato i tre del Patto per Udine – alla lingua friulana e la sua battaglia contro le Uti, la sua idea di Udine, definita “città della morte” per la storia di Eluana Englaro, l’ulteriore radicalizzazione alla Lega di Salvini e di Fedriga che rischia di sottomettere Udine a Trieste e in subordine alla ventilata Macroregione e a Roma, oltre al recente accordo con l’estrema destra, ci hanno fatto ritenere impossibile ogni ipotesi di voto a suo favore».
Per Fontanelli «i nostri elettori già al primo turno hanno fatto intendere la loro preferenza per Martines. Buona fetta di quel 10% ottenuto in città alle regionali ha poi preferito votare il centrosinistra alle comunali. Non possiamo trascurare questo dato. Ora chiediamo a Martines di difendere la lingua friulana e i valori di Udine quale capitale del Friuli, ma soprattutto di dimostrare di portare avanti una linea di discontinuità rispetto all’attuale amministrazione di centro sinistra».
Andrea Valcic, candidato sindaco per il Patto per Udine, commenta con stupore l’uscita pubblica di alcuni suoi candidati consiglieri. «Rispetto la scelta, ma trovo assurdo il metodo – dice –. Il nostro movimento non è spaccato. Abbiamo sottoposto ai due candidati al ballottaggio cinque argomenti. Stiamo attendendo le risposte e quando arriveranno le renderemo pubbliche ai nostri elettori in modo tale che questi ultimi potranno meglio indirizzare la loro scelta verso il nuovo sindaco. Questo vuole essere un contributo per riportare la discussione su argomenti concreti e utili per il futuro della città».
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