Paura su un autobus a Udine: giovane scaglia un sampietrino contro il vetro, l’autista non fa altre fermate

L’episodio nel pomeriggio del 25 gennaio in zona San Domenico. Il racconto del conducente della linea 10: «Ho temuto per la mia incolumità e per quella delle persone che trasportavo»

Timothy Dissegna
La porta in vetro del bus colpita dal sanpietrino lanciato da un ragazzo
La porta in vetro del bus colpita dal sanpietrino lanciato da un ragazzo

Il fragore del vetro che si rompe, dopo l’impatto con la pietra scagliata da pochi metri. Nel pomeriggio di sabato 25 gennaio, nel quartiere di San Domenico, c’è stato un nuovo episodio di violenza ai danni di un autista dell’Arriva Udine. Questa volta, l’aggressione non è stata direttamente fisica, “limitandosi” ai danni riportati dalla porta centrale di un autobus, il cui vetro è andato in frantumi. Lo shock è stato comunque tanto sia per il conducente, sia per le persone che stava trasportando.

A rimanere coinvolta è stata una corsa della Linea 10. Erano le 16.21 quando il mezzo pubblico stava per raggiungere la fermata in prossimità del civico 56, vicino all’edicola, alla quale «c’era un gruppo di ragazzi in attesa e uno mi ha indicato di fermarmi, con un sanpietrino in mano». A parlare è lo stesso uomo che era alla guida, che chiede di rimanere anonimo per ragioni di sicurezza. È ancora scosso mentre ricorda quegli attimi, ma prosegue: «Vedendoli non mi sono sentito al sicuro. Per questo non mi sono fermato, temendo per la mia incolumità e per quella delle sei persone che trasportavo».

Vita da autista: alla guida tra baby gang, aggressioni e doppi turni
Udine 28 Gennaio 2024. Autobus N 2 in notturna. © Foto Petrussi

Capendo che il bus non si sarebbe accostato, il giovane – che così come gli altri presenti era straniero, secondo la ricostruzione – ha quindi lanciato l’oggetto in mano. Questo ha colpito la fiancata del veicolo, centrando un lato della porta. Un tonfo secco, che ha bloccato il respiro di chi si trovava a bordo. Attimi di smarrimento tra i passeggeri, non capendo immediatamente cosa fosse successo. Per l’autista, che aveva visto tutta la scena in diretta, la paura è stata troppa per riuscire a proseguire serenamente il tragitto.

«Non mi ero mai trovato in una situazione del genere prima d’ora» osserva, spiegando di aver successivamente chiamato l’ispettore aziendale per avvisare di quanto accaduto.

«Non ho fatto altre fermate dopo – ricorda – se non in via Mentana 47 perché stavo perdendo vetri sulla strada». Circa un paio di chilometri di distanza dal luogo dell’aggressione, sufficienti per allontanarsi dal pericolo percepito come imminente. E lì sono scesi anche i passeggeri, cosci che quella corsa non sarebbe ripresa, attendendo un’altra linea. L’autista, invece, è stato recuperato da un bus sostitutivo, mentre i tecnici dell’Arriva hanno riportato il mezzo ammaccato in deposito per riparare al danno. Visto il forte impatto emotivo, il conducente ha scelto di non continuare con il lavoro, terminando anzitempo il turno che altrimenti sarebbe proseguito fino a sera.

La vicenda è stata da lì a poco segnalata anche ai sindacati, da tempo impegnati a denunciare i problemi a carico del personale di Arriva Udine sulle strade cittadine. «Un anno fa – racconta Fabio Smordoni, esponente della Fit Cisl – anch’io ho visto dei ragazzi gettare dei sanpietrini. In quell’occasione erano in stazione e se li tiravano tra di loro».

Smordoni cita anche un altro episodio avvenuto questa settimana, in cui un uomo e una donna erano andati in escandescenze dopo che il personale dell’azienda di trasporti aveva chiesto loro di esibire il titolo di viaggio. Il fatto, registratosi lunedì 20 gennaio lungo viale Ledra, aveva visto l’intervento dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile dopo la segnalazione del personale. I coinvolti – un autista classe 1971 e due controllori, del 1992 e del 1999 – avrebbero ricevuto calci e pugni ma senza necessitare di cure mediche.

«Le organizzazioni sindacali – prosegue l’esponente di categoria – stanno chiedendo all’azienda di muoversi sul fronte della sicurezza, contro episodi di questo tipo». Numerose le richieste giunte da Cisl Fit, Uil trasporti, Ugl e Faisa per tutelare maggiormente l’incolumità del personale viaggiante, oltre che degli stessi utenti. 

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