Pd, Cgil e Cisl a Tondo: «Il patto per il lavoro è soltanto demagogia»

Serracchiani: «Serve un progetto per la crescita». Belci: «Pannicelli caldi». Fania: «Così non si risolve la crisi»
Udine 10 Aprile 2013. Matteo Renzi in Piazza Matteotti in sostegno della candidatura di Debora Serracchiani alla presidenza della regione Friuli Venezia Giulia. Telefoto copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi
Udine 10 Aprile 2013. Matteo Renzi in Piazza Matteotti in sostegno della candidatura di Debora Serracchiani alla presidenza della regione Friuli Venezia Giulia. Telefoto copyright Petrussi Foto Press / Diego Petrussi

UDINE. Il presidente della Regione Renzo Tondo, di nuovo candidato alla guida del centrodestra, ha proposto ieri, in un’intervista al Messaggero Veneto, nuovi interventi per il lavoro giovanile. Se sarà confermato governatore, dunque, continuerà l’impegno contro la crisi e a sostegno dell’occupazione.

Affermazioni che sono state commentate dalla politica e dal sindacato. «Sul lavoro, per i giovani servono idee e proposte chiare e realizzabili, che noi abbiamo, mentre Tondo sta gettando fumo negli occhi spargendo manciate di soldi pubblici», ha affermato la candidata presidente del centrosinistra Debora Serracchiani.

«Noi puntiamo sui fondi europei destinati a finanziare la cosiddetta ‘garanzia giovani’ che consente di entrare nel mercato del lavoro entro quattro mesi dalla fine degli studi o dalla perdita del lavoro, sulla formazione legata al reinserimento lavorativo dei disoccupati e su un reddito di cittadinanza che consenta di garantire un livello minimo di stabilità a tutti coloro che cercano occupazione. Questo naturalmente combinato a forti azioni per la crescita, senza la quale non c’è modo di inventarsi posti di lavoro», sostiene Serracchiani.

«Invece – continua – quelli che Tondo lancia in questi ultimi scampoli di campagna elettorale sono spot in perfetto stile berlusconiano, parole senza fondamento che si smontano con i numeri. Con il milione messo per sperimentare il suo ‘patto generazionale’, Tondo vorrebbe dare lavoro, bisogna vedere poi di che tipo, a una cinquantina di giovani», dichiara Serracchiani.

«Ci sono vari modi poi per esprimere giudizi sulla concretezza dell’azione di chi ha responsabilità di governo, come l’ha avuta Tondo», ha ancora aggiunto la candidata del centrosinistra riferendosi ad attacchi personali. «Tra questi c’è l’attacco generico alla persona, o il ricorso ai luoghi comuni più banali sull’Europa, prediletti dal presidente uscente. L’altro modo è quello di ricorrere alle cifre – continua –. Una cifra è questa: nel 2012 la mia percentuale di presenze al Parlamento europeo è stata del 98%. Altre cifre sono queste: negli ultimi cinque anni la disoccupazione in Friuli Venezia Giulia è raddoppiata passando da 18.500 a 37.000 unità: ognuno può fare le sue valutazioni. Perché certo non è tutta colpa della crisi», conclude Serracchiani.

Dura la critica del sindacato in modo particolare sul “patto generazionale” proposto da Tondo, il presidente uscente ieri ha spiegato che «saremo la prima Regione a sperimentare questo strumento che, attraverso risorse nazionali per un milione, darà l’opportunità ai lavoratori che non hanno potuto andare in pensione, a causa della riforma Fornero che ha allungato i tempi, di richiedere il part time. La differenza nel pagamento dei contributi la pagherà la Regione al lavoratore in part time. In cambio, però, l’azienda potrà assumere un giovane a tempo indeterminato. Il progetto è su base volontaria e una volta terminata la sperimentazione verrà sostenuta ulteriormente con risorse regionali».

«L’occupazione giovanile ha bisogno di interventi organici e non di pannicelli caldi. Abbiamo condiviso l’iniziativa denominata “staffetta generazionale” nella consapevolezza che le risorse garantiscono non più di 50-60 assunzioni e che si tratta dunque di una goccia nel mare che non andava tuttavia sprecata – ha replicato a Tondo il segretario regionale della Cgil Franco Belci –. Non si può dunque farla passare per una misura di valenza generale. Tanto più che avevamo chiesto che l’impresa che se ne fosse avvalsa procedesse, all’atto del pensionamento del lavoratore anziano, all’assunzione stabile e a tempo pieno del giovane. L’assessore ci rispose che ciò non era tecnicamente possibile».

«A una settimana dalle elezioni – continua Belci – Tondo ci spiega che invece lo è: mi pare poco serio. In ogni caso serve ben altro. La Cgil ha proposto un reddito di inserimento lavorativo dei giovani a fronte di un progetto formativo concordato coi Centri per l’impiego. Che ne pensano i candidati?», conclude il segretario della Cgil.

Dello stesso avviso anche il segretario regionale della Cisl Giovanni Fania: «È strumentale dire queste cose pensando così di risolvere i problemi del lavoro in Friuli Venezia Giulia. Il bando è limitato ad alcune condizioni e potrà interessare al massimo qualche decina di persone», ha detto Fania. «Questo non ha nulla a che fare con il sistema e con le nuove iniziative. Se si vuole risolvere il problema dei giovani in modo serio bisogna affrontare la situazione a 360 gradi perché la situazione è sempre peggio. Almeno cerchiamo di non fare demagogia o di alimentare illusioni in campagna elettorale», conclude Fania.

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