Pegorer: "Mattarella può sbloccare lo stallo"

L’appello del senatore: il Capo dello Stato riconosca chi è stato ucciso

UDINE. Carlo Pegorer, ex segretario regionale dei Ds, è l'unico friulano presente nella commissione Difesa del Senato.

Pegorer, cosa è successo al Senato?

«La questione è molto più articolata di quanto possa apparire. Questo è emerso dopo tante audizioni, analisi giuridiche, considerazioni e confronti con le scelte fatte dagli altri paesi. Io ho raccomandato che si tenesse conto dello spirito con cui la Camera ha affrontato questo spinoso argomento, e venisse tenuta presente, quale elemento dirimente, la piena onorabilità degli uccisi».

Gasparri però dice che la commissione si è pronunciata unanimemente sulla necessità di riscrivere il testo.

«Unanimità sulla presa d’atto di quanto emerso dai lavori e dalle audizioni. E sulla necessità di trovare la giusta mediazione tra il diritto e la memoria. Io sono perché il Senato vari un testo equilibrato che dia piena onorabilità a tutti coloro che sono caduti vittime del rigore dei tribunali militari. Ho anche presentato un emendamento, insieme alla collega Amati».

Ai friulani, che cosa dice?

«Sono convinto che ai fucilati di Cercivento vada restituito l’onore. E mi batterò per questo anche nel Pd».

Che cosa succederà?

«Spero nel presidente della Repubblica. Quale capo delle Forze armate avrebbe la possibilità di intervenire nel dibattito, sottraendo il tema a un percorso legislativo molto complicato. Mattarella potrebbe dare, con le parole giuste, un riconoscimento a quanti sono stati uccisi. In sede di votazione parlerò di questa ipotesi». (l.s.)

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