Pendolari, ancora rinunce: adesso manca anche il bar

A Sacile stazione sempre più a corto di servizi, cresce il malumore dei cittadini. Resta chiusa la sala d’aspetto riscaldata e non c’è il distributore di bevande

SACILE. Stazione ferroviaria a corto di servizi: il cambio di gestione ha chiuso anche il bar in piazza Libertà. “Chiusura temporanea e ci scusiamo per il disservizio”. Il cartello annuncia l’inaugurazione, ma intanto manca una distributrice automatica di bibite.

«La sala d’attesa è chiusa da oltre un anno – ha segnalato l’ex assessore Antonello Bontempi che controlla la situazione per chi paga il biglietto ferroviario –. L’ingresso è un’altra zona “pro tempore”: alle 22 non si entra più. Ma che cosa sta succedendo alla stazione dei treni di Sacile?»

TrenItalia ha cambiato le sedute all’ingresso e ha sostituito cestini dei rifiuti e per i fumatori nell’area esterna.

«Non basta – hanno segnalato alcuni studenti pendolari -. Chiediamo di riaprire la sala d’attesa e anche l’ingresso senza limiti orari. Quando fa freddo, di notte, i viaggiatori hanno diritto a sale riparate: l’unica zona non spazzata dal vento è il sottopasso».

Sconsigliato per l’umidità. La sala d’attesa c’è, ma è chiusa da molti mesi. É questa la situazione, diventata stabile, ormai, alla stazione ferroviaria che è un importante snodo per studenti e lavoratori che arrivano dal Veneto e viceversa.

«Tutta colpa dei gruppi di ragazzi che, troppe volte, hanno preso di mira i cestini della carta e li hanno incendiati? – se lo chiede Bontempi –. Scritte sui muri, panchine danneggiate: erano un brutto biglietto da visita per i viaggiatori, ma sono state cancellate le scritte nel sottopasso e sistemate le panche».

I barboni senza fissa dimora che negli inverni passati dormivano in stazione per cercare il caldo e un rifugio, sono spariti: a volte, di notte, si incrocia un profugo che cerca di entrare nell’ingresso della stazione, prima delle 22 quando la porta viene chiusa a chiave.

«La fruibilità della sala, destinata a chi vuole ripararsi dal freddo o dal caldo, è diventata una fantasia: per i viaggiatori – ha fatto eco alle proteste dei pendolari Bontempi –. Chi paga il biglietto o l’abbonamento, avrà diritto a un riparo? É vietata all’accesso del pubblico». La situazione sarà segnalata alla Federconsumatori.

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