Pensione d’oro per 16 ex consiglieri regionali

In 11 hanno almeno 60 anni, in cinque no e hanno chiesto l’anticipo. Vitalizi da 1.640 a 4.700 euro netti il mese. Ecco i nomi e quanto percepiranno 

UDINE. Nuova infornata di pensionati di lusso, ben 16 ex consiglieri regionali che tra giugno e luglio cominceranno a incassare il vitalizio. Il più basso da 1.640 euro netti al mese per cinque anni di lavoro. Il più alto da 4.708 per vent’anni di servizio alla politica.

Dei 16 ex inquilini dell’Assemblea Fvg 11 hanno almeno 60 anni, mentre cinque hanno deciso di chiedere l’anticipo della pensione. Hanno cioè almeno 55 anni e per ogni anno d’anticipo rinunciano al 5% di quanto porterebbero a casa a 60 anni. Il più giovane è udinese, ha 57 anni e negli ultimi 15 ha trovato spazio in Regione.

Oggi il via libera alle pensioni È l’Ufficio di presidenza del Consiglio a dare il via al versamento dei vitalizi da parte della Regione. Un ok che è automatico e viene assegnato non appena il consigliere esaurisce il proprio mandato e compie 60 anni. Il nuovo Ufficio di presidenza è stato eletto una settimana fa e già c’è la prima incombenza. Alle 14.30, sotto la guida del presidente del Consiglio Franco Iacop, sarà una formalità approvare l’atto.

Un attimo e 16 ex potranno lenire almeno un po’ il dispiacere di non essere più tra i componenti del Consiglio o di aver superato i 50 anni.

I neo-sessantenni Sono la maggior parte. Hanno appena compiuto 60 anni Gianfranco Moretton, ex capogruppo del Pd, da vent’anni impegnato tra Consiglio e giunta. Ma anche Franco Brussa, democratico, in Consiglio da 15 anni, dipendente della Regione appena rientrato in servizio alle relazioni internazionali.

E tra meno di due anni pronto ad andare in pensione anche da dipendente pubblico. Ha compiuto da poco i 60 anche Alessandro Tesini del Pd, già presidente del Consiglio durante una delle tre consiliature che ha portato a termine. Piero Colussi, da dieci anni rappresentante in Aula della lista civica Cittadini, ha festeggiato da poco il 61º compleanno, mentre Annamaria Menosso, anche lei impegnata da dieci anni in Aula, ha raggiunto i 62. Stessa età di Roberto Antonaz che come Moretton vanta un’esperienza ventennale tra Consiglio e giunta. Il più anziano è Ugo De Mattia, leghista, 68 anni, commercialista, alla pensione da libero professionista potrà aggiungere 1.640 euro netti al mese.

Luigi Ferone, Partito Pensionati, a luglio compirà 65 anni e ha passato gli ultimi 10 in Aula, mentre hanno 66 anni il democratico triestino Sergio Lupieri e il pidiellino di Gorizia Gaetano Valenti.

Ripristino del vitalizio a Pupulin Consigliere regionale negli ultimi dieci anni Paolo Pupulin (Pd), 65 anni, percepiva già il vitalizio. Nel 2008 rientrò in Consiglio e gli venne sospeso. Oggi viene ripristinato.

La sospensione a Santarossa Valter Santarossa, 62 anni, già assessore Fvg e presidente di Insiel, è stato in Consiglio dal 1998 al 2003. Poi ha cominciato a incassare il vitalizio, 1.640 euro. Ma in aprile, candidato con Autonomia responsabile, è stato rieletto. Oggi la pensione gli viene sospesa per essergli restituita quando esaurirà il nuovo mandato e dopo 10 anni in Consiglio.

L’anticipo ai più giovani In cinque hanno richiesto d’essere già “pensionati”, ma le rinunce saranno minime. Il più giovane è Giorgio Venier Romano (Udc), 57 anni, fra tre potrebbe incassare 4.320 euro netti al mese, si accontenterà di circa 3.600. Daniele Galasso (Pdl), 58 anni, dieci passati in Aula, rinuncia al 10% passando da 3.020 a circa 2.700. Gli ultimi tre, invece, hanno raggiunto i 59 anni e quindi il taglio sarà minimo. Antonio Pedicini (Pdl) e Edoardo Sasco (Udc) sono arrivati a dieci anni di servizio e incasseranno poco meno di 3 mila euro rispetto a 3.020. Nulla. Nulla anche per Bruno Zvech (Pd), quindici anni di Consiglio, che passa da 4.320 euro potenziali a circa 4.200. annabuttazzoni

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