Pentola sul gas, rischia di bruciare la casa
Decisiva è stata la tempestività: sì, la tempestività di chi ha visto da una delle ampie finestre dell’Istituto Contavalle levarsi una colonna di fumo nero. Immediatamente, senza pensarci su due volte, ha dato l’allarme e in pochissimi minuti sono giunti sul posto i vigili del fuoco e i sanitari del 118. Per fortuna, danni e conseguenze sono stati limitati proprio grazie alla prontezza del passante e alla velocità di intervento dei pompieri.
In uno degli appartamenti ubicati al secondo piano e destinati ai rifugiati politici (nella fattispecie mamme con figli piccoli) era stata dimenticata sul fornello acceso una pentola con dell’olio. L’inquilina, una donna africana, era scesa al primo piano, dimenticandosene. Fortuna ha voluto che passasse di lì una persona che ha visto il fumo fuoriuscire da una finestra dell’appartamento e ha dato l’allarme. Nel frattempo, la donna di colore assieme alla figlioletta hanno raggiunto l’alloggio con il risultato che hanno accusato una lieve intossicazione: in tutta la casa, infatti, si era diffuso un fumo nerastro che ha finito con l’annerire tutte le pareti della cucina e parte di quelle del soggiorno. Sono stati attimi molto concitati, come racconta don Sergio Ambrosi che presiede il consiglio d’amministrazione della fondazione “Don Giovanni Contavalle”, fondata nel lontano 1903. «Mi hanno chiamato immediatamente dopo l’incidente e sono accorso qui. Che dire? È andata bene. E dobbiamo ringraziare la persona che si è accorta del fumo che fuoriusciva dalla finestra di uno degli appartamenti».
La donna viene ospitata al “Contavalle” nell’ambito del progetto Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati): nel vecchio collegio di via Garzarolli ci sono due appartamenti a disposizione per un totale di dieci posti. Pare che in un primo momento l’inquilina abbia cercato di spegnere il principio d’incendio con dell’acqua ma è stato comunque necessario l’intervento dei pompieri. La donna di colore e la sua figlioletta, dopo le visite e gli approfondimenti di rito al Pronto soccorso, sono state subito dimesse.
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