Percorsi tattili per ciechi «Troppi materiali scadenti»

. «Ci sono regole ben precise da rispettare nell’installazione di percorsi tattilo-vocali per non vedenti».
Ad affermarlo è Giulio Nardone, presidente nazionale dell’associazione Disabili Visivi onlus, in seguito al nostro reportage in cui davamo conto – in via Garibaldi a Gradisca – del deterioramento e scarsa manutenzione delle piastrelle che tutelano la mobilità di ciechi ed ipovedenti. Piastrelle che erano state installate nel 2006 (con Gradisca che fu la prima nell’Isontino a farlo) ma che già nel 2011 richiesero una manutenzione straordinaria. «Abbiamo molto apprezzato che se ne sia parlato – afferma Nardone – in quanto è stata richiamata l’attenzione degli amministratori pubblici su un problema molto sentito dai non vedenti a livello nazionale: la necessità che l’installazione dei segnali tattilo-vocali, obbligatoria per ottemperare alla normativa vigente, rispettino dei requisiti basilari». Nardone specifica però che il cosiddetto “codice Loges” delle piastrelle è ormai superato. «Appartiene alla versione precedente del sistema, non più utilizzabile perché non più conforme ai nuovi parametri introdotti dalle norme europee ed italiane».
La denominazione della nuova versione è “Lve” (Loges-Vet-Evolution); questo è l’unico sistema che le associazioni nazionali dichiarano idoneo a essere ben percepito dai non vedenti e rispondente alla normativa vigente. «È importante comprendere che non si tratta di una questione puramente terminologica – afferma Nardone, rivolgendo idealmente un appello agli amministratori pubblici – dato che esistono ancora nei magazzini dei residui del vecchio sistema, c’è il rischio che i committenti indichino nei loro ordinativi la vecchia denominazione, con inutile spreco di risorse».
Il consiglio agli amministratori è che le piastre Lve siano posate a regola d’arte e, possibilmente, «utilizzando come materiale il Pvc, ottimo anche per gli esterni, che è assolutamente infrangibile e meglio riconoscibile dai non vedenti». Auspicabile poi che nella posa siano rispettate le regole indicate nelle Linee guida per la progettazione Lve, reperibili nel sito dell’Istituto nazionale per la Mobilità autonoma di Ciechi e Ipovedenti, organismo tecnico costituito nel 2013 dall’Uici-Unione italiana ciechi e ipovedenti e dall’Adv-Associazione disabili visivi, organismo al quale hanno aderito tutte le associazioni nazionali.
«Infine, è importante che, a distanza di anni, venga eseguita la necessaria manutenzione. Auspichiamo fortemente – conclude – che in sede di manutenzione, indispensabile per la sicurezza dei non vedenti, ma anche di tutti i cittadini, dati gli inciampi che possono verificarsi a causa delle piastrelle rotte, si tenga ben conto delle regole attuali». Concetti su cui il Comune di Gradisca, attraverso l’assessore ai Lavori Pubblici Alessandro Pagotto, si dice pronto a confrontarsi. «Contatterò quanto prima l’associazione per aprire un dialogo – afferma – in quanto i nostri progetti vogliono essere inclusivi. Le indicazioni saranno preziosissime sia per ripristinare e correggere il percorso di via Garibaldi che in vista di future opere pubbliche, che terranno conto delle esigenze dei non vedenti». –
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