Perde il bus, prende quello successivo e poi arriva in stazione per cercare l’autista e insultarlo
È nata una discussione dai toni particolarmente accesi: l’autista di Arriva Udine ha chiamato l’ispettore e anche la polizia, intervenuta sul posto in pochi minuti per ricostruire l’accaduto
Perde il bus, sale su quello successivo e una volta sceso in stazione va a cercare l’autista e lo affronta per averlo lasciato a piedi. Una discussione, particolarmente accesa – tanto che sul posto arriva anche la polizia –, a cui assistono numerosi utenti, costretti a salire su un altro autobus per raggiungere la loro destinazione, con inevitabili ritardi, circa quindici minuti. Ancora una volta la vittima dell’aggressione verbale è un’autista di Arriva Udine.
È successo ieri mattina, poco dopo le 7.30. L’autista della linea 5, che stava arrivando da Passons ed era diretto in stazione, giunto all’altezza di piazza Garibaldi ha notato un uomo, un cittadino italiano, alla fermata. Secondo quanto riferito, l’autista non si sarebbe fermato perché l’utente non ha alzato il braccio, come previsto dal regolamento, per indicare la volontà di salire sul mezzo pubblico. Il cittadino italiano, un uomo sulla trentina, è poi salito su un secondo bus. Una volta arrivato in stazione, il conducente della linea 5 è stato raggiunto dall’utente, che, salito sul mezzo, in quel momento pieno di persone, ha iniziato a manifestare tutto il suo malcontento per essere stato lasciato alla fermata. L’uomo, sempre secondo quanto riferito, avrebbe contestato il regolamento dell’azienda.
È nata una discussione dai toni particolarmente accesi, tanto che a un certo punto l’autista di Arriva Udine ha chiamato l’ispettore e anche la polizia, intervenuta sul posto in pochi minuti per ricostruire l’accaduto. Tutti gli utenti sono stati trasferiti su un altro bus della linea 5, che li ha portati a destinazione.
L’azienda, contattata telefonicamente, ha confermato i fatti ma ha preferito non commentare. Chi, invece, prende la parola e parla di una situazione sempre più pesante è il segretario provinciale della Uil Trasporti, Enrico Minoia. «Ho parlato con l’ispettore e anche con il collega di Arriva Udine – le sue parole –. Ormai le aggressioni verbali ai danni del personale sono all’ordine del giorno. Spesso, purtroppo, non ci si ferma alle parole, ma si arriva perfino alle aggressioni fisiche. Siamo stati convocati dal prefetto, su nostra richiesta, proprio per fare il punto della situazione e cercare di trovare una soluzione definitiva. L’obiettivo è cercare di avere un ulteriore supporto da parte delle forze dell’ordine in modo tale da poter lavorare serenamente e senza il rischio di finire insultati o, peggio ancora, all’ospedale».
Una settimana fa l’ultima di una serie di aggressioni fisiche avvenute ai danni dei conducenti di mezzi pubblici. Un autista di Arriva Udine era stato aggredito per futili motivi da un automobilista mentre si stava dirigendo all’autorimessa aziendale. L’aggressore lo aveva preso a pugni in faccia. L’autista, un 50enne udinese, era finito al pronto soccorso con sette giorni di prognosi.
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