«Perizia balistica interessante»

Trapela soddisfazione per l’operato del consulente Benedetti

Il nome era già di per sé una garanzia. I risultati della consulenza tecnica sui bossoli effettuata dal perito balistico Piero Benedetti, però, sembrano andare oltre le più rosee previsioni. L’esperto è riuscito, infatti, a restringere il campo delle ipotesi a tre modelli di calibro 7.65. Trapela soddisfazione, dalla Procura, per il risultato ottenuto. L’elaborato, depositato giovedì mattina sul tavolo dei due sostituti procuratori co-intestatari del fascicolo, Pier Umberto Vallerin e Matteo Campagnaro, è stato definito «molto interessante». I legali della famiglia Ragone ne hanno chiesto ai pm l’autorizzazione ad acquisire la consulenza tecnica. È stata depositata la relazione definitiva sull’autopsia, corredata dalla documentazione fotografica, mentre si attendono i referti degli esami tossicologici.

Dell’arma del killer, si conosce solamente il calibro. E ora una rosa di tre possibili modelli. Dalle prime indiscrezioni riferite alla relazione preliminare del perito, invece, era emerso che sui bossoli non erano presenti tracce tali da far pensare all’utilizzo di un silenziatore. Il che conferma la personalità dell’esecutore del duplice omicidio: così sicuro di sé da non aver paura di esplodere sei colpi in rapida sequenza contro un militare addestrato e la sua fidanzata, così freddo e spietato da aver messo in conto la presenza di eventuali testimoni oculari. Così abile da essere riuscito a svanire nel nulla. Almeno per il momento. Perché anche il killer più abile può commettere un errore. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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