La pista è troppo difficile per lui, sciatore riceve una multa da 333 euro
Il bilancio dei carabinieri in servizio a Piancavallo: cinque scontri lungo le discese. Sanzionati 24 utenti che risalivano i pendii a piedi o sostavano pericolosamente

Una mattina con il maestro di sci gli sarebbe costata meno e, forse, alla fine della lezione sarebbe anche stato in grado di affrontare quella pista. E invece l’incauto sciatore si è trovato a dover pagare 333 euro per aver infranto la regola riportata nell’articolo 27 del decreto legislativo 40/2021: si era cimentato in una pista con un grado di difficoltà troppo elevato per le sue capacità fisiche e tecniche. I carabinieri, attenti a garantire la sicurezza del comprensorio, lo hanno multato.
È successo a Piancavallo, che ha da poco chiuso la stagione sciistica. Anche quest’anno, ai sempre più sciatori che scelgono la località avianese, si è affiancato il prezioso lavoro dei Carabinieri sciatori della stazione di Aviano, quotidianamente presenti sulle piste con pattuglie con compiti di vigilanza e soccorso, nonché prevenzione e contrasto di condotte irregolari da parte degli sciatori. Durante la stagione, riassumono i carabinieri nel tracciare un bilancio dell’autunno/inverno sono stati sanzionati nel complesso 24 utenti: violazioni frutto di normali controlli o comminate in seguito a scontri con altri utenti.
Le infrazioni del più frequentemente contestate sono state la “risalita delle piste con gli sci ai piedi” (articolo 24) e “sosta pericolosa sulle piste da sci” (articolo 22), del decreto legislativo, entrambe sanzionate con una multa di 50 euro. Per lo sciatore che ha sopravvalutato le proprie capacità, invece, la sanzione è stata ben più salata.
Inoltre nel corso della stagione, i carabinieri sciatori hanno operato, in stretta collaborazione con il personale di Promoturismo Fvg e con il Soccorso alpino, 21 interventi di soccorso a sciatori infortunatisi sulle piste, di cui 5 a seguito di scontri con altri sciatori.
Molte sono state anche le iniziative intraprese in collaborazione con i reparti speciali dell’Arma, in primo luogo con i Carabinieri cinofili di “Torreglia” (Pd) ma anche con i colleghi forestali della stazione di Puos d’Alpago (Bl), che si occupano del Meteo-Mont, con analisi degli strati di neve in relazione a fenomeni di slavina e che hanno partecipato anche a giornate divulgative sulla sicurezza in montagna. Infine, non sono mancate le attività di ispezione e controllo delle attività lavorative e di ristorazione con il Nucleo carabinieri ispettorato del lavoro (Nil) di Pordenone e il Nucleo antisofisticazione (Nas) di Udine. Insomma, un impegno a 360 gradi che non ha dimenticato la sicurezza stradale, dalla guida in stato di ebbrezza alla “sosta selvaggia” alla partenza degli impianti.
Sciolta la neve, il lavoro continua: il controllo delle persone che svolgono attività sportive, il contrasto al bracconaggio e la prevenzione degli incendi boschivi, con l’ausilio del Nucleo elicotteri di Belluno, continueranno a tenere impegnati i carabinieri durante l’estate.
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