Piantato un albero per ogni nato, «ma molti sono morti»
SAN VITO. L'iniziativa “Un albero per ogni nuovo nato” nasce dal Protocollo di Kyoto, che invita i Comuni con una popolazione superiore a 5 mila abitanti alla piantumazione annuale di un albero per ogni bambino nato, nel territorio, nell’anno precedente.
Il Comune di San Vito realizza da diversi anni l’iniziativa, ma i risultati non sembrano essere del tutto soddisfacenti: perché? A causa delle condizioni in cui si trovano diverse piantine, situazione determinata evidentemente dalla scarsa cura.
Domenica, nell’area Vignarella, si è svolta la cerimonia annuale: solito programma, ma quello che è balzato agli occhi a più di qualcuno è lo stato in cui versano diverse piante messe a dimora lo scorso anno: non godono certo di ottima salute, e c’è chi ha storto il naso, auspicando un maggior interessamento da parte dell’amministrazione comunale.
Tra questi il consigliere Iacopo Chiaruttini (A.mo San Vito), che propone alcune osservazioni.
«In primo luogo, in considerazione del fatto che l’area Vignarella ha anche un responsabile scientifico, sarebbe auspicabile maggior attenzione verso alberelli che vanno a simboleggiare nuove vite – afferma –. Allo stesso modo, è necessaria maggiore manutenzione dell’area: non la si può pulire una volta all’anno, in prossimità della cerimonia».
Come terzo aspetto, il rappresentante di opposizione spera che la giunta «la smetta di autoincensarsi per un’iniziativa che non le appartiene, ma che si limita a mettere in atto». Infine, Chiarutti sottolinea l’abitudine, da parte dell’esecutivo, a optare sempre per la Vignarella, al fine di mettere in pratica l'iniziativa.
«Ci sono diverse zone naturalistiche del Comune sprovviste di piante – evidenzia – sarebbe opportuno pensare anche a tali spazi».
Non condivide le osservazioni di Chiaruttini l’assessore comunale all’Ambiente, Andrea Bruscia.
«Potrebbe darsi che qualche piantina sia morta o si trovi in cattive condizioni a causa delle avversità atmosferiche – sottolinea –. Inoltre, il responsabile scientifico dell’area provvede allo spostamento di alcune piantine: questo per favorirne lo sviluppo. Non piantumiamo alberi ad hoc, ma utilizziamo piantine già nate. Sì, lo diciamo da anni: così facendo, curandole e guidandone la crescita, le facciamo vivere, visto che altrimenti, loro si, sarebbero destinate a morire».
Secondo il rappresentante della giunta di Di Bisceglie, si tratta di polemiche strumentali finalizzate unicamente a screditare l’amministrazione. «Chi fa queste illazioni – conclude Bruscia – è mosso soltanto dalla voglia di gettar fango su chi lavora per il bene della comunità». C’è chi, dopo aver visto lo stato di alcune piante benauguranti, pensa che la cura dell’area Vignarella non sia compreso nel bene collettivo di San Vito.
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